Un codice etico per il Patt

Ne ha iniziato a discutere ieri l'ufficio politico del partito alla presenza del segretario e senatore Franco Panizza

di Luisa Maria Patruno

Dopo il caso del patto pre-elettorale firmato da Lorenzo Baratter con gli Schützen, che ha costretto il partito a rimuoverlo dalla carica di capogruppo a seguito dell'apettura di un'inchiesta e delle proteste degli alleati, ora il Patt sta pensando di dotarsi di un codice etico al quale tutti i candidati delle Stelle alpine e gli eletti dovranno in futuro attenersi.

Ne ha iniziato a discutere l'ufficio politico del partito alla presenza del segretario e senatore Franco Panizza. Ma ancora nessun testo definitivo è stato approvato, anche perché si sta ancora limando il contenuto, visto che alcuni lo vorrebbero più rigoroso, prevedendo, ad esempio, la sospensione dal partito per gli indagati e l'espulsione per i condannati per i reati contro la pubblica amministrazione, e altri invece pensano a un codice etico più indulgente, sia sugli inciampi di tipo giudiziario sia sui comportamenti censurabili da un punto di vista politico e appunto etico, anche se non giudiziario.

«Avevamo già elaborato una proposta di codice etico - spiega Panizza - negli anni scorsi ma non è mai stato approvato. Ora pensiamo di ridiscuterne e credo che non in questa ma nella prossima riunione del consiglio direttivo in vista del congresso del partito che sarà l'11 giugno ne potremo deliberare il testo definitivo». Il Patt deve convocare un'altra volta il congresso, per eleggere il nuovo presidente del partito dopo le dimissioni di Carlo Pedergnana, travolto dallo scandalo delle foto che lo ritraggono mentra bacia una foto di Mussolini e fa il saluto romano. 

«Questa volta - annuncia il segretario Panizza - cercheremo di arrivare al congresso con un unico nome condiviso». Il candidato però non c'è ancora, perché Walter Kaswalder sponsorizza l'attuale vicepresidente Linda Tamanini, che però non andrebbe molto bene né a Panizza né a Rossi, che vedrebbero meglio il sindaco di Aldeno, Nicola Fioretti.

Intanto, per domani sera il senatore Panizza ha organizzato a Roma, su richiesta del governatore Ugo Rossi, un incontro con tutti i parlamentari trentini della maggioranza, quindi i due del Pd (Giorgio Tonini e Michele Nicoletti), i due dell'Upt (Lorenzo Dellai e Vittorio Fravezzi) e per il Patt, lo stesso Panizza e Mauro Ottobre. L'incontro dovrà servire soprattutto per confrontarsi sul referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. «Chiederemo - spiega Panizza - a tutta la delegazione parlamentare di cercare di ottenere garanzie da Renzi sulle norme di attuazione e sull'intesa in cambio del sostegno del sì al referendum».

Per dopodomani è prevista la riunione del consiglio direttivo per la nomina della nuova giunta del partito.

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