Rom strumentalizzati in campagna elettorale

In occasione della Giornata internazionale dei Rom che si celebra domani, la Comunità di Sant’Egidio lancia un appello per una «moratoria» dell’argomento Rom a fini politici. «Registriamo con preoccupazione ad ogni tornata elettorale (e già largamente si registra anche in questa) - si legge in una nota - l’utilizzo strumentale della “questione Rom” con toni spesso violenti e denigratori che fomentano gli istinti peggiori della cittadinanza mettendo a rischio l’equilibrio, spesso precario, della convivenza nelle nostre periferie e comunque stigmatizzano un intero popolo dietro a pregiudizi, luoghi comuni e responsabilità individuali.

Alla vigilia di questa giornata internazionale dei Rom, chiediamo quindi ai politici e agli operatori della comunicazione uno sforzo di responsabilità: se si vuole parlare di Rom e Sinti lo si faccia cercando soluzioni ai loro problemi, ma senza utilizzarli in modo strumentale». «I problemi dei Rom sono altri e vanno affrontati in modo responsabile. Presenti nel nostro continente da oltre 8 secoli, rappresentano la minoranza più numerosa, ma anche purtroppo la più discriminata. In molti paesi esiste ancora discriminazione abitativa e persino classi speciali per i bambini. Costituiscono inoltre, insieme ad ebrei e migranti, il principale obiettivo della propaganda dei nuovi partiti e movimenti neonazisti e di estrema destra, con attacchi fisici a persone, case o quartieri in cui abitano» si legge.

Sant’Egidio chiede dunque di concentrare l’attenzione su una scolarizzazione di qualità per i bambini Rom e Sinti, il superamento della logica emergenziale e della segregazione abitativa istituzionalizzata di queste persone.

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