Foffo: mio figlio non è gay, il web contro il padre del killer di Roma

Polemiche in Rete per le dichiarazioni del padre di uno dei due giovani arrestati per l'omicidio di Luca Varani

Infuria sui social network la polemica nata dalle prime ore del mattino di ieri in seguito all'intervista rilasciata al Messaggero da Valter Foffo, il padre di uno dei due giovani arrestati per l'omicidio di Luca Varani, brutalmente ucciso il 4 marzo scorso a Roma durante un festino a base di alcol e cocaina. «Mio figlio non è gay - ha detto -. A noi Foffo non piacciono i gay, ci piacciono le donne vere. E mio figlio non è da meno». Parole definite «omofobe» dal web che ha duramente stigmatizzato le dichiarazioni del signor Foffo, già finito nell'occhio del ciclone dopo l'intervista televisiva a «Porta a Porta», qualche giorno dopo l'omicidio (nella foto) .

«E a noi, gay o meno, non piacciono i Foffo, padre, figlio e tutto il cucuzzaro», scrive un utente su Twitter. «Vergogna Foffo - l'accusa in un altro tweet - hai un figlio assassino, cocainomane e fallito e tu sei dispiaciuto per l'orientamento sessuale».  La polemica non accenna a placarsi con innumerevoli post pubblicati anche su Facebook, tutti a sottolineare l'atteggiamento definito «omofobo» del papà di uno dei due presunti assassini. «Cos'è l'orrore?», la domanda che riassume la giornata posta da Andrea, docente universitario di psicologia. «Un padre che si vergogna dell'orientamento sessuale del figlio e non che sia un assassino», la risposta.

Tra le migliaia di tweet compare anche quello dell'ex parlamentare Guido Crosetto: «Più parla il padre di Foffo - scrive - più capiamo perché lui è diventato così e più ci sorge il dubbio che abbia un sacco di altri figli in giro». 

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