Mega fusione editoriale Preoccupazione a Genova

«Nel settore della carta stampata quotidiana c’è un rischio occupazione a Genova, il rischio esiste ed è serio». Così il sindaco Marco Doria, intervistato dalla tv ligure Primocanale, commenta la fusione tra gruppo La Stampa e L’Espresso, che a Genova crea la sovrapposizione tra Il Secolo XIX e Il Lavoro, l’edizione locale de La Repubblica.

«L’unica cosa su cui dobbiamo puntare è il fatto che nella fusione viene garantita, così è la dichiarazione, l’autonomia delle diverse testate all’interno del processo di concentrazione imprenditoriale», sottolinea Doria.

«Nel mondo della carta stampata abbiamo visto un progressivo e inarrestabile processo di concentrazione delle testate o di scomparsa di testate storiche. - continua - Sono a favore di una grande pluralità dei mezzi d’informazione, è chiaro che non possiamo più limitarci a considerare il fenomeno dei mezzi di informazione guardando solo la carta stampata e il quotidiano classico. Ci sono anche le tv e il web. Il sistema dei media è molto cambiato. Il pezzo della carta stampata era in crisi da tempo».

Critico anche il parlamentare del Pd Mario Tullo: «Da genovese e ligure sono preoccupato dal progetto di aggregazione del gruppo Espresso con Itedi. Vi è infatti il rischio che il progetto editoriale- industriale possa portare ad un impoverimento dei contenuti e dello spazio dedicato alle realtà locali».

«Sinceramente non capisco certi commenti trionfalistici. Sono preoccupato anche per la questione occupazionale. Credo sia necessario avere delle garanzie per un settore che è già in grande difficoltà».
Secondo il parlamentare «è anche necessario che le istituzioni locali intervengano e chiedano un confronto con le proprietà editoriali per conoscere il progetto editoriale- industriale che è stato messo a punto e valutarne i riflessi sui territori».

Felice inv ece della fusione è un altro esponente e già segretario del Pd, oggi sindaco di Torino, Piero Fassino: con la fusione tra Itedi e L’Espresso, dice, «nasce il più grande polo editoriale italiano, che unisce il patrimonio di esperienza, competenza e professionalità di tre quotidiani (La Repubblica, la Stampa, Il Secolo XIX) preservando, secondo un modello europeo, l’identità, l’autonomia, e il radicamento di ciascuna testata.

Ogni giornale, a partire da La Stampa, non potrà che beneficiarne, rafforzando posizionamento di mercato e bacino di lettori».

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