L'Imis agevolata si allarga Ecco cosa cambia a Trento

Si allarga l’Imis agevolata per gli alloggi concessi in comodato d’uso a parenti stretti mentre vengono sacrificate le agevolazioni previste per gli alloggi locati a canone concordato. Questo l’esito della trattativa avvenuta ieri durante la seduta di consiglio comunale dedicata all’Imis.
La delibera proposta in aula a inizio seduta dall’assessore Roberto Stanchina, prevedeva di abbassare allo 0,4% l’aliquota per il comodato d’uso e allo 0,7% quella per il cacone concordato, ferma restando ovviamente l’esenzione per la prima casa. Su questa proposta pesavano però i trecento emendamenti presentati perlopiù dalla Lega Nord, per iniziativa soprattutto di Stefano Osele, ma anche dalla Civica Trentina, con il capogruppo Andrea Merler in prima linea. L’opposizione chiedeva di abbassare ulteriormente l’imposta per chi usufruisce del comodato d’uso, allargandola anche ai parenti (ma non agli affini) di secondo grado, cioè non solo tra padri e figli ma anche tra nonni e nipoti o tra fratelli. E alla fine l’ostruzionismo ha raggiunto il suo scopo.
Dopo un paio d’ore di dibattito su richiesta di Merler si sono riuniti nella sala accanto i capigruppo. «Dieci minuti di pausa» diceva la presidente Lucia Coppola. Diventati più di un’ora. E al rientro ecco pronto il maxiemendamento che ricompone il quadro, evitando alla maggioranza la maratona consiliare. L’aliquota applicata agli alloggi concessi a canone concordato gratuito si abbassa ulteriormente a 0,35% e si allarga la platea di coloro che ne potranno usufruire, dai parenti e affini di primo grado ai parenti anche di secondo grado. Contestualmente però torna ai livelli di partenza l’aliquota applicata agli alloggi locati a canone concordato, che non avranno agevolazioni e pagheranno lo 0,895%.
La novità, sottoscritta da tutti ad eccezione di M5S, che avrebbe voluto mantenere il canone concordato allo 0,7%, e l’Altra Trento a Sinistra, farà mancare altri 50.000 euro alle casse comunali, recuperati dal Fondo per gli investimenti minori.

IMIS 2016, COSA CAMBIA

L'imposta immobiliare semplice (Imis) è entrata in vigore nel 2015 e applicata obbligatoriamente nei comuni della provincia autonoma di Trento. È dovuta per il possesso, inteso quale titolarità dei diritti reali di proprietà, uso, usufrutto, abitazione, superficie ed enfiteusi sugli immobili di ogni tipo che costituiscono presupposto dell'imposta.
Per i fabbricati iscritti in catasto la base imponibile è il valore catastale, con l'applicazione di moltiplicatori definiti dalla legge. Per le aree edificabili la base imponibile è costituita dal valore dell'area.

Nel 2016 vengono introdotte alcune modifiche:

-Azzeramento dell'aliquota per abitazioni principali, fattispecie assimilate e pertinenze eccetto abitazioni di tipo signorile, ville, castelli e palazzi di pregio, che continuano a versare come nel 2015 l'imposta dovuta con aliquota 0,35% e con detrazione di 390,14.
- Riduzione delle aliquote per le attività produttive: da 0,79 a 0,55 per negozi e botteghe, laboratori per arti e mestieri, alberghi e pensioni, da 0,895 a 0,55 per uffici e studi privati. Per fare qualche esempio: un albergo che nel 2015 pagava 24.059 euro, viene a pagare nel 2016 16.750 euro (7.309 euro in meno), un negozio che nel 2015 pagava 2.986 euro, nel 2016 viene a pagare 2.079 euro (907 euro in meno).
- Modifica della rendita a seguito delle richieste dei privati di revisione della iscrizione catastale o della rendita catastale, da presentare entro il 30 giugno 2016, per immobili in categoria D (produttivi) e E per la componente “imbullonati” (impianti installati sulla struttura del fabbricato).

In base a quanto convenuto nel Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per l'anno 2016, firmato il 9 novembre 2015, la Provincia si è impegnata ad attribuire ai Comuni le risorse a titolo di compensazione del minor gettito relativo alla manovra riferita alle abitazioni principali e al minor gettito dovuto alla revisione delle rendite dei cosiddetti “imbullonati”, nonché ad incrementare il fondo di solidarietà della finanza locale per l'importo stimato della manovra riferita alle attività produttive.

Altre modifiche all'imposta che possono essere introdotte in modo discrezionale dall'Amministrazione comunale sono state approvate dal  Consiglio comunale e riguardano:
- scuole paritarie, la cui aliquota è stata fissata nello 0,2%
- unità immobiliare abitativa e relative pertinenze concessa in comodato a parenti in linea retta entro il secondo grado, a cui viene applicata un'aliquota agevolata pari allo 0,35%
- impianti di risalita, la cui aliquota è stata azzerata

Il minor gettito stimato derivante da queste scelte dell'Amministrazione  sarà compensato dal Comune di Trento con risorse proprie.

Per chiarimenti e informazioni è possibile rivolgersi al servizio Tributi, inviando una mail (identificandosi con codice fiscale e dati anagrafici) a tributi.comune.tn@cert.legalmail.it. Gli uffici di piazza Fiera sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e il giovedì con orario continuato dalle 8 alle 16 (n. tel. 0461/884872 fabbricati, 0461/884873 aree edificabili).

LE POLEMICHE POLITICHE

MOVIMENTO 5 STELLE

Perché il MoVimento 5 Stelle non ha votato la delibera sull’IM.I.S.

  • Come Movimento 5 Stelle stigmatizziamo il modus operandi adottato in Consiglio per quanto riguarda le questioni di bilancio comunale.

  • Anche ieri sera si è assistito all'ennesimo accordo bipartisan che favorisce alcune categorie senza prendere in minima considerazione, anzi con totale spregio per quello che sono i beni comuni.

  • L'accordo sull'IM.I.S., che poteva anche vederci favorevoli ad una sua riduzione per quando riguardava i canoni in comodato fino al primo grado di parentela in linea diretta e per i canoni in concordato, che avrebbero forse potuto avere una seconda chance di prendere piede visto il periodo economico che stiamo attraversando, è stato fatto senza valutare l'impatto che tale manovra avrà sulle casse comunali.

  • Unica certezza è da dove verranno prelevati eventuali ammanchi, la manutenzione ordinaria!

  • I cittadini dovranno quindi ringraziare il Consiglio tutto, a esclusione dei due gruppi M5S e Altra Trento, se troveranno buche nelle strade, lampioni non funzionanti o se il nostro centro storico, per il quale abbiamo speso svariati milioni e per il quale ci accingiamo a spenderne altri, verrà ad essere riparato con asfaltature anziché ripristinando il manto originario (in porfido o pietra rossa), tutto questo per favorire qualcuno che ha qualche casa in più da poter cedere in comodato gratuito a qualche suo parente.

  • Si è deciso infatti di estendere la riduzione dell'IM.I.S. sui contratti in comodato fino al secondo grado di parentela in linea diretta senza nemmeno avere la più vaga idea di quanto questo potrebbe incidere sulle casse comunali, non esiste infatti nessuna banca dati alla quale rifarsi per poter fare un calcolo approssimativo, solo una sensazione, un calcolo a pancia buttato li in 5 minuti in una rapida riunione di gabinetto tra le parti.

  • L'ipotesi è di un ammanco di 350.000€ totali ma solo chi vivrà vedrà.

  • Tra le altre cose il contratto in comodato, sul territorio del comune di Trento, non ha nemmeno necessità di essere soggetto a registrazione, come avviene in altri

    comuni, quindi la possibilità di usufruirne impropriamente è reale.

  • Il canone concordato, che invece poteva agevolare veramente chi è in difficoltà , non è stato detassato e l'aliquota rimarrà esattamente la stessa, uguale per altro a

    quella riservata per tutti gli altri contratti d'affitto.

  • Quanto più fa amarezza è comunque sentirsi dire che bene abbiamo fatto a non

    sottoscrivere tale documento da consiglieri che hanno votato a favore pur essendo contrari.

L'ALTRA TRENTO

Sarà per i cambiamenti climatici in atto, ma i canguri sono arrivati fino a Trento. Con il solito metodo del ricatto, attraverso centinaia di emendamenti fotocopia, la lega, che spesso si propone come forza politica che sostiene le persone più deboli, ottiene, insieme alle altre rappresentanze delle destre, di favorire ulteriormente i proprietari di case. L'accordo tra minoranze di destra, lega e maggioranza porta ad un abbassamento dell'aliquota Imis allo 0,3 /% per chi cede un immobile in comodato d'uso gratuito ai familiari in linea retta entro il secondo grado, mentre resta invariata e allo 0,895/% la percentuale per i proprietari di immobili che affittano con contratto concordato. Con tale provvedimento si contribuisce ad accrescere il disagio di chi vive in affitto non incentivando i contratti concordati, ignorando il problema del caro-affitti che affligge la città, mentre desta scalpore l'aliquota allo 0,20% concessa alle scuole paritarie come massima percentuale applicabile in base alla legge provinciale.
L'Altra Trento a sinistra denuncia la scarsa attenzione di quello che si delinea ancora una volta come un pericoloso asse tra maggioranza e minoranze di destra verso i problemi delle persone, in particolare delle numerosissime persone che stanno vivendo anche nella nostra città condizioni di impoverimento.
In barba al populismo della lega e al dichiararsi di sinistra del PD, nella città di Trento i privilegi di pochi saranno pagati da molti perché l'accordo raggiunto, e conclusosi con un maxi emendamento non sottoscritto dall'Altra Trento a sinistra, porterà a 50000 euro di risorse in meno per le casse del comune., che da qualche parte dovrà recuperare. Il popolo ringrazia

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