Sparatoria in California Ci sarebbero 12 morti

Sono stati uccisi i due killer responsabili della strage al centro per disabili di San Bernardino, in California. I due killer, un uomo e una donna, lui dipendente dell'istittuto preso di mira e lei la moglie, erano pesantemente armati, hanno aperto il fuoco in una sala del centro uccidendo 14 persone e ferendone 18.

Hanno colpito mentre era in corso la festa di Natale, sparando per 30 secondi, fermandosi per ricaricare e colpendo ancora. Poi la fuga a bordo di un suv nero mentre sul posto interveniva la polizia locale e le squadre di artificieri che hanno fatto brillare un pacco sospetto nell'edificio e hanno poi trovato altro esplosivo nell'edificio.

Uno dei killer, secondo i media americani che citano fonti della polizia, si chiama Syed Rizwan Farook, 28 anni, cittadino americano, dipendente della contea presso l'ispettorato della Sanità, mentre la donna, secondo quanto riportato poco fa, sarebbe Tashfeen Malik, 27 anni, trasferitasi negli Usa qualche tempo fa dall'Arabia Saudita dove recentemente si era recato in vacanza anche lui.

I due a quanto pare erano sposati e avevano un figlio di sei mesi.

La polizia non ha un movente per la sparatoria, "ma non escludiamo la pista terroristica".

L'uomo lavorava da qualche anno al centro e i suoi colleghi, sentiti dalla stampa Usa, si sono detti sgomenti quando hanno visto il nome di Farook associato alla sparatoria: poco prima della tragedia il killer era fra i partecipanti alla festa di Natale. A un certo punto Syed Rizwan Farook ha lasciato il locale e poco dopo è avvenuta la strage.

Fra le testimonianze c'è chi ha parlato di dissapori recenti nell'ambiente di lavoro tra lui e colleghi, ma non è possibile collegarli al movente della strage. Fra le voci riportate dai media, raccolte fra i conoscenti del killer, si afferma che l'uomom era un musulmano devoto ma non aveva mai dato segni di fanatismo religioso e non parlava quasi mai di islam.

Gli agenti hanno ricevuto una segnalazione che li ha portati a un indirizzo nella cittadina di Redlands, nella contea di San Bernardino, dove il suv è stato avvistato. 

È iniziato un inseguimento le cui immagini sono state trasmesse in diretta tv e uno scontro a fuoco tra la polizia e gli assassini che si sono sbarazzati di diversi tubi esplosivi lanciandoli dal finestrino.

L'auto dei killer è stata crivellata di colpi mentre gli agenti accerchiavano la zona. I due killer, che avevano una tenuta da combattimento ed erano armati di due fucili e due pistole, sono morti mentre una terza persona è stata fermata.

Non è ancora chiaro se sia coinvolta o meno nella sparatoria. "è stata vista fuggire dal luogo della sparatoria e la stiamo interrogando", ha detto il capo della Polizia di San Bernardino, Jarrod Burguan. Ma sembra più probabile che i killer fossero soltanto due.

Nello scontro a fuoco È rimasto ferito anche un poliziotto, ma le sue condizioni non sono gravi.

I parenti dell'uomo hanno manifestato totale stupore di fronte all'accaduto: il comportamento del giovane, laureato in economia e dipendente della Contea da alcuni anni, nei giorni scorsi non avrebbe destato sospetti.

Nella sparatoria sarebbe coinvolto il fratello di Farook, ma al momento non si hanno altre informazioni.

L'Fbi ha compiuto un blitz in un'abitazione di Redlands che sarebbe appartenuta ai killer, ma anche in questo caso non sono stati rivelati ulteriori dettagli.

È la peggiore sparatoria di massa avvenuta negli Usa dopo l'attacco alla scuola elementare di Newtown, nel Connecticut, dove tre anni morirono 26 tra bambini e adulti.

Lo stesso presidente Usa, Barack Obama, appreso le prime informazioni sulla sparatoria è tornato a parlare della violenza causata dalle armi invocando "misure bipartisan" per garantire la sicurezza dei cittadini americani.

 

 

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Un «pacco sospetto» è stato inoltre trovato dentro un edificio vicino alla zona della sparatoria. Gli agenti di polizia sono entrati dentro il centro e sarebbero a caccia degli sparatori cercandoli in ogni stanza del complesso. L’edificio - si spiega - non è dunque ancora stato messo in sicurezza.

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