La Croazia critica la barriera di filo spinato anti-migranti realizzata dalla Slovenia

«La barriera di filo spinato al confine con la Croazia è uno spreco di denaro e alla Slovenia sarebbe molto più utile allestire un centro di accoglienza e transito adatto alle condizioni invernali, simili a quello croato aperto dieci giorni fa a Slavonski Brod». Lo afferma il ministro degli Interni croato, Ranko Ostojic, annunciando che chiederà un nuovo incontro tra i ministri degli interni dei Paesi della rotta balcanica, dato che «le videoconferenze accordate (con il presidente della Commissione europea, ndr), non si sono rivelate sono efficaci».

Secondo Ostojic, con la nuova barriera il governo sloveno «tenta di dare un messaggio ai migranti che i confini si stanno gradualmente chiudendo, producendo un effetto contrario che farà venire molta più gente». Il ministro croato ha detto di non credere alle spiegazioni del premier sloveno, Miro Cerar, secondo le quali il fino spinato serve a contenere afflussi incontrollati dei migranti, attesi nei prossimi giorni dopo la fine dello sciopero nei porti marittimi in Grecia. «La maggior parte di questo flusso è già fuori dalla Slovenia», sostiene Ostojic che non ha voluto speculare sulle vere ragioni dietro la decisione di ieri del governo di Lubiana.
Dal 16 settembre fino a stamane la Croazia ha accolto 360 mila migranti e profughi, 7.500 solo nelle ultime 24 ore.

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