Consulenze provinciali alla Deloitte Lo snodo Informatica Trentina

di Luisa Maria Patruno

Si è discusso tanto dei rapporti fra Trento Rise e Deloitte per via dell'ipotesi di turbativa d'asta al centro dell'indagine della magistratura per l'appalto precommerciale da 7 milioni di euro (3,5 milioni a carico dell'ente pubblico) vinto dalla società di consulenza. Ma a ben vedere più che questo consorzio tra Università e Fbk (ora messo in liquidazione e sostituito da un altro) ad affidare incarichi al gruppo Deloitte è stata negli anni soprattutto Informatica Trentina, che è ancora viva e vegeta con i suoi 11 dirigenti.

Ed è accaduto anche di recente, sotto la giunta Rossi, come dimostra l'elenco delle consulenze assegnate, insieme alle lettere inviate dallo stesso governatore Ugo Rossi e dal direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti, nel 2014.

Il presidente Rossi mercoledì in consiglio provinciale si è limitato a fornire l'elenco delle consulenze affidate dalla Provincia e dalle altre società per un totale di 833.336 euro esclusa però proprio Informatica Trentina. Su quest'ultima ha dato una cifra complessiva: 4.968.000 euro nella scorsa legislatura e altri 1.148.000 euro in questa.

Ma anche la cifra complessiva è stata contestata. Filippo Degasperi (M5S) ha allegato l'elenco di tutte le consulenze affidate da Informatica Trentina a un'interrogazione che ha presentato ieri evidenziando che la cifra totale degli incarichi dati al consulente dalla società provinciale è invece di 8.138.708 euro.

Al di là della discrepanza sulla cifra totale e sulle reticenze di Rossi nel fornire tutti gli elenchi al consiglio provinciale, Degasperi nella sua interrogazione evidenzia come gli incarichi siano continuati tranquillamente anche in questa legislatura, almeno per tutto il 2014 e parte del 2015, mentre il presidente della Provincia continua a ripetere che grazie a lui si è finalmente posto fine a un andazzo di consulenze milionarie affidate alla Deloitte, che era stato avviato dal suo predecessore, Lorenzo Dellai.

L'interrogazione ne chiede conto. «Nel corso del 2015 - evidenzia Degasperi - la Provincia avrebbe ripetutamente invitato i vertici di Informatica Trentina ad avvalersi di "adeguato supporto consulenziale" sui temi dell'organizzazione del sistema pubblico provinciale, dello sviluppo dell'Ict e dell'innovazione. E questo nonostante si fosse da poco istituito uno specifico incarico dirigenziale, oltre a tutta la dotazione di altri servizi ed enti, tra cui Informatica Trentina stessa e Trentino Network.

In effetti, con una lettera scritta da Ugo Rossi al presidente di Informatica Trentina, Paolo Boschini, il 24 marzo 2014 il presidente, riguardo al completamento della riorganizzazione della Provincia, dice: «Diviene quindi essenziale avvalersi ancora per un determinato periodo di un adeguato supporto consulenziale». E si precisa: «Sulla base dell'entità già realizzata, si stima in 600 la quantità massima di giornate di supporto necessarie.

Tale impegno dovrebbe essere compatibile anche con l'affidamento di un contratto integrativo dei rapporti in essere». Il 3 luglio 2014 era il direttore Paolo Nicoletti, richiamando precedenti missive, a scrivere a Boschini per chiedergli di avvalersi della possibilità di rinnovo del contratto affidato a Deloitte Consulting nel 2012 su «Servizi professionali per attività di analisi organizzativa e definizione di modelli a rete sul territorio». E nel 2014 si trova l'«atto aggiuntivo» di quel contratto per 1.351.000 euro affidato a trattativa privata, come la maggior parte degli altri incarichi.

Il 22 dicembre 2014 sempre Nicoletti scrive a Informatica Trentina per dire: «Si segnala la necessità di richiedere al fornitore la presentazione di una ulteriore proposta progettuale a completo utilizzo dell'importo complessivamente previsto». L'oggetto dell'incarico è l'assetto del Centro servizi condiviso e la razionalizzazione della spesa di beni e servizi del sistema Provincia. Si dà tempo fino al 30 giugno 2015 per l'ulteriore incarico.

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