Vitalizi, ancora rinvii sui pignoramenti

di Luisa Maria Patruno

«L'inerzia produrrebbe una responsabilità certa su chi deve fare rispettare la legge: per questo noi agiremo per recuperare i vitalizi come prevede la riforma. Quale mandato daremo a Trentino Riscossioni? Lo dobbiamo ancora decidere, ma lo faremo presto». Il presidente della Provincia e della Regione, Ugo Rossi, ha confermato ieri che la giunta regionale si affiancherà all'ufficio di presidenza del consiglio regionale, guidato da Chiara Avanzo, nelle azioni per il recupero dei soldi non ancora rientrati nella disponibilità. Ma si guarda bene dall'usare la parola pignoramento.

Ieri, infatti, nell'incontro congiunto tra giunta regionale e ufficio di presidenza, dopo aver concordato di affidarsi a Trentino Riscossioni per cercare di rimettere le mani sui soldi si è discusso molto - e sono emerse posizioni diverse - su quale sia la via più corretta di procedere. Essenzialmente il tema è se a Trentino Riscossioni deve essere dato il mandato di procedere immediatamente con un'azione di recupero attraverso il pignoramento dei beni degli ex consiglieri che non hanno restituito oppore sia necessario che comunque Trentino Riscossioni si procuri l'avallo di un provvedimento del giudice per poter bloccare i beni degli ex consiglieri al fine del recupero dei soldi.
Per questo ieri non è stata approvata alcuna convenzione con Trentino Riscossioni rinviando la decisione a un ulteriore approfondimento della questione.

La presidente del consiglio Chiara Avanzo è però fiduciosa: «Penso che in poche settimane potremo stipulare la convenzione con Trentino Riscossioni per recuperare le cifre. Personalmente sono molto tranquilla sulle azioni che stiamo per intraprendere. È vero che è una materia complessa e che ci sono i ricorsi ma noi abbiamo approfondito molto bene la questione. Mi fa piacere che la giunta regionale ci abbia raggiunto avendo acquisito anch'essa le quote di Trentino Riscossione, cosa che il consiglio regionale aveva già fatto. Ora potremo muoverci insieme e questo è un segnale politico molto importante».

Gli interrogativi sulle conseguenze, anche personali, delle azioni che Consiglio e giunta intenderanno assumere per il recupero dei vitalizi non rientrati spontaneamente, sollevati nei giorni scorsi soprattutto dal vicepresidente Thomas Widmann e da Veronika Stirner (Svp), sono stati presi in considerazione, tanto che appunto si farà questo ulteriore approfondimento sul mandato da dare a Trentino Riscossioni e si è deciso, come ha annunciato il presidente Ugo Rossi, l'ilstituzione di un «fondo rischi» nel caso alla fine i tribunali dovessero dare ragione agli ex consiglieri regionali che hanno fatto ricorso contro la nuova legge che li obbliga a restituire parte degli assegni già ricevuti e delle quote del Fondo family.

«Se un domani dovessero esserci contenziosi - spiega Rossi - noi costituiremo un fondo rischi allo scopo. Abbiamo definito la strada da percorrere. La Regione affiancherà il Consiglio nelle azioni di riscossione. Procederemo appena i tempi tecnici lo consentono. Noi non dobbiamo dare l'idea che stiamo facendo la caccia della testa di qualcuno, ma applicare la legge mettendo in fila i procedimenti che servono».    
                                                                     

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