Basta ribassi insostenibili Appalti basati sulla qualità

Novità importanti in vista per le gare d'appalto degli enti pubblici in provincia: sarà superato il criterio basato sostanzialmente sul prezzo (e dunque sol ribasso) e si valorizzerano gli aspetti rigiardanti la qualità dei lavori, con conseguente riduzione anche del fenomeno del proliferare dei subappalti.

«Finalmente, grazie al nuovo perimetro che ci offrono le direttive europee, riusciamo ad introdurre alcune importanti innovazioni nel campo degli appalti, che ci permettono di valorizzare l'ottimo lavoro fatto fin qui con la Provincia di Bolzano e nell'ambito del Tavolo degli appalti», commenta l'assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, illustrando alla stampa il disegno di legge di riforma della normativa provinciale sugli appalti, approvato poco fa in via preliminare dalla giunta.

«Si tratta di una proposta - ha aggiunto - sulla quale si dovrà sviluppare un ampio confronto fra tutti i soggetti interessati, che intende dare risposte alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese del Trentino, garantendo, nel contempo, più economicità alla spesa pubblica e più qualità nella costruzione delle opere pubbliche e nella fornitura di bene e servizi.

Negli appalti relativi alle opere pubbliche conterà l'offerta economica più vantaggiosa e non il massimo ribasso. Negli appalti di beni e servizi, la qualità complessiva del servizio sarà l'elemento decisivo per l'aggiudicazione, mentre è destinato a sparire il criterio del prezzo.

L'altra importante innovazione - ha spiegato l'assessore - è che si faranno più appalti e meno subappalti e saranno introdotte norme per garantire il pagamento diretto dei subappaltatori.

Notevoli saranno inoltre le semplificazioni burocratiche che renderanno più semplice e meno oneroso partecipare alle gare. Per l'applicazione di queste norme, che saranno applicate in maniera uniforme in tutte le pubbliche amministrazioni provinciali sarà necessaria la piena valorizzazione dei professionisti, come ingegneri e architetti», ha concluso Mauro Gilmozzi.

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