Inghilterra dreamin', quando gli immigrati sono gli italiani

Si parla di immigrazione, di emergenza immigrazione, di persone che lasciano il proprio Paese per cercare fortuna in un altro e subito vengono in mente Siria, Pantelleria, Ventimiglia, Serbia, Ungheria, il Mediterraneo. Vengono in mente immagini di disperazione e slogan politici, si pensa a morti e drammi. Ma in questo caso, pur parlando di immigrazione, parleremo di solo di Italia e Inghilterra. Più precisamente di 57.600 immigrati italiani che nell'ultimo anno hanno «invaso» l'Inghilterra. L'Italia è balzata al secondo posto nella classifica della provenienza delle nazionalità che arrivano nel Paese della Regina. Quasi sesantamila persone hanno scelto il Regno Unito, con un +34% rispetto alle 42.000 dell'anno scorso. Un record. È quanto emerge dai dati del conservatore Daily Telegraph, che sottolinea come i quasi sesantamila siano solo quelli che si sono registrati ufficialmente e hanno ottenuto il National Insurance number (l'equivalente del nostro codice fiscale) indispensabile per poter lavorare.

In totale sono oltre ottocentomila gli immigrati giunti nel Regno Unito e di questi circa l'80% sono europei, poco più del 10% asiatici e la restante parte dal resto del mondo. Al primo posto, per distacco, i polacchi (circa il doppio rispetto agli italiani), mentre sul gradino più basso del podio si trovano gli spagnoli, secondi fino allo scorso anno.

Sempre secondo i dati dell’Ons, sono stati 269.000 i cittadini arrivati dall’Ue che hanno scelto di vivere nel Regno Unito: un altro record storico. Numeri che rappresentano un forte smacco per il premier britannico David Cameron che aveva garantito una riduzione al di sotto dei centomila ingressi l’anno."I numeri sono molto deludenti", ha detto James Brokenshire, sottosegretario dell’Interno con delega all’Immigrazione, secondo cui il governo sta già facendo molto per ridurre gli ingressi, ma resta il bisogno di lavoratori specializzati da parte di molte aziende del Paese.

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