Omicidio in villa a Biancavilla, fermata la moglie della vittima: "Era violento"

Non è stato un bandito a uccidere ieri Alfio Longo, 67 anni, nella sua villa di Biancavilla ieri, ma la moglie, Vincenzina Ingrassia. La donna, che ha inscenato una rapina, è stata fermata da carabinieri di Catania. Il provvedimento è stato emesso dal procuratore Michelangelo Patanè. Alfio Longo aveva "scatti violenti" e Vincenzina Ingrassia avrebbe ucciso il marito, inscenando poi una rapina, perché "stanca di subire". Lo avrebbe affermato la donna, che ha confessato l'omicidio, nelle dichiarazioni rese la notte scorsa ai carabinieri di Catania che l'hanno fermata su disposizione della Procura.

Il fermo e l'ammissione di colpa da parte della donna sono stati confermati da carabinieri del comando provinciale di Catania: "La notte scorsa - si legge in una nota - a seguito di pressante ed articolato interrogatorio è stata fermata Vincenzina Ingrassia, di 64 anni, che ha confessato l'omicidio del proprio coniuge". I particolari sull'inchiesta saranno resi noti durante un incontro con i giornalisti che si terrà alle 11 nella saletta stampa della Procura di Catania. 

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