La Corte penale internazionale potrebbe indagare sui crimini dell'Isis in Libia

La Corte Penale Internazionale potrebbe indagare sui presunti crimini commessi in Libia dall’Isis, come richiesto dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. «Il mio ufficio ritiene che a prima vista la giurisdizione della Cpi si estenda a tali presunti reati», ha detto ai Quindici il procuratore della Corte dell’Aja, Fatou Bensouda.

«Ricordo tuttavia il principio che gli Stati membri hanno la responsabilità primaria di indagare e perseguire i propri cittadini affiliati all’Isis che hanno commesso crimini».

I militanti dell’Isis hanno rivendicato numerosi attacchi di alto profilo in Libia quest’anno, tra cui la decapitazione di 21 cristiani egiziani nel mese di febbraio. Bensouda si è anche detta preoccupata per i presunti attacchi indiscriminati compiuti dalle parti in conflitto nel Paese nordafricano. «Il mio ufficio sta valutando di indagare su ulteriori casi - ha continuato - e non esiterà ad intraprendere le azioni necessarie per contribuire a porre fine all’impunità in Libia».

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