Vie a luci rosse, case a peso d'oro

Da hot a chic: le case delle vie dove c'erano i bordelli oggi hanno prezzi alle stelle. Lo rivela una ricerca del portale immobiliare.it proprio nei giorni del dibattito sulla proposta bipartisan di cancellazione della Legge Merlin. L’immobile tipo usato per lo studio del portale è un trilocale da 80 metri quadri, in buono stato, sito al secondo piano di un edificio residenziale. Con questi parametri l’analisi si è concentrata su alcune città italiane. A Torino, ad esempio, le vie più conosciute per la presenza delle dame disposte o costrette a concedersi dietro compenso (non sempre lauto) si trovavano nel cuore della città. Forse non molti sanno che Via Conte Verde era detta proprio Via dei bordelli: oggi un trilocale in questa strada, in pieno centro, costa mediamente 248.000 euro, poco meno rispetto alla media della zona.

A Milano la zona a luci rosse riqualificata in maniera più evidente è Brera: da quartiere bohèmienne e luogo di perdizione, oggi è diventata una delle più ricche della città. Via Marco Formentini, in onore delle signorine che dalle finestre esponevano le loro grazie per attirare i clienti, era conosciuta come Contrada di Tett: oggi affacciarsi a quelle finestre dal proprio trilocale costerebbe mediamente 540.000 euro. La stessa cifra servirebbe per comprare casa in via San Carpoforo, il cui nome in dialetto (Sancarpofer) era un tempo sinonimo di casa chiusa, visto che il vicolo ne ospitava ben tre, per tutti i gusti e tutte le tasche. Altro esempio di riqualificazione è quello della zona di Missori, a pochi passi dal Duomo, dove un tempo si concentravano i bordelli più squallidi e a basso prezzo di tutta Milano. Oggi in Piazza Velasca, dove svolgeva il suo lavoro Ninetta del Verzee, maitresse decantata dal poeta Carlo Porta, un trilocale costa mediamente 620.000 euro, cifra molto lontana dagli standard delle prostitute che vi esercitavano.

Anche il centro di Genova offre delle interessanti storie di bordelli: in via delle Carabaghe, dove oggi un trilocale costa in media 174.000 euro, si trovava la casa chiusa dalle pareti viola che si dice abbia ispirato Gino Paoli per la composizione della sua celebre Il Cielo in una Stanza. Come dimenticare poi, parlando sempre di canzoni, la Via del Campo resa nota da Fabrizio De Andrè? Un luogo simbolo di loschi affari e meretricio, oggi ha perso molto del suo fascino antico, facendo scendere i prezzi degli immobili ben sotto la media cittadina: 154.000 euro per un appartamento in zona.

A Roma, dove oggi il sindaco Marino propone il ripristino dei quartieri a luci rosse, la zona più a buon mercato per chi cercava “compagnia” era Borgo Pio, via che confina niente meno che con lo Stato del Vaticano: oggi un immobile qui costa mediamente 528.000 euro e la zona ha recuperato anche in termini di fama, visto che si tratta di una delle più centrali della città. Ancora più cari gli immobili di Via Mario dè Fiori, a pochi passi da Via Condotti: qui la media è pari a 748.000 euro per una strada che fino al 1958 era costellata di case chiuse. Sempre in centro si trova Via del Traforo, molto nota tra i frequentatori di bordelli, oggi integrata nell’esclusività delle vie del centro storico della Capitale: qui un trilocale costerebbe mediamente 604.000 euro.

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