La Provincia ha speso nel 2014 2,2 milioni per 596 incarichi

di Luisa Maria Patruno - NO

Continua a «scorrere» il fiume delle consulenze assegnate dalla Provincia e dalle società partecipate. Queste ultime - secondo quanto annunciato dal presidente Ugo Rossi - dovrebbero essere ridotte di numero ma intanto continuano a distribuire incarichi. Trento Fiere, ad esempio, ha firmato un'assegnazione di 104.000 euro a Giuseppe Molinari per un lavoro che terminerà a metà dell'anno prossimo: la riorganizzazione, quindi, è in forse. Nel 2014 la Provincia ha speso 2,2 milioni di euro per 596 incarichi all'«esterno».

Non sono tutte le consulenze, perché buona parte degli affidamenti esterni «vengono impropriamente esclusi dall'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale». E l'andazzo non è cambiato. Ad esempio, nell'elenco complessivo non figurano gli incarichi di progettazione, direzione lavori o collaudo per le opere pubbliche affidate dall'ente pubblico e non viene fornita una cifra complessiva delle consulenze che comprenda l'intera spesa sostenuta dal «comparto provinciale», ovvero Provincia, Agenzie, Azienda sanitaria, società controllate che nel 2013 è stata di 19.591.000 euro, senza comprendere Fondazioni, Camera di Commercio e Università.

La maggior parte degli incarichi elencati sono affidati dal Servizio statistica, per indagini di vario tipo; dall'Avvocatura dello Stato, per consulenze legali o la difesa in procedimenti in particolare davanti alla Corte costituzionale; e dai Servizi infanzia, istruzione e università per attività di aggiornamento o valutazioni di progetti di ricerca.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"243456","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"1561","width":"835"}}]]

comments powered by Disqus