Aereo precipitato sulle Alpi si esamina la scatola nera

Anche la seconda scatola nera dell’Airbus A320 della GermanWings precipitato ieri sulle Alpi sarebbe stata ritrovata ma risulterebbe seriamente danneggiata: dovrebbe contenere tutti i dati di volo. Nel frattempo, a Parigi, gli esperti stanno esaminando dell’altro data-recorder, ritrovato già ieri, quello che memorizza tutte le conversazion i della cabina di pilotaggio. Nello schianto sono morti 144 passeggeri e sei membri dell’equipaggio.

La speranza è che le risultanze degli esami possano consentire ai tecnici di formulare una prima ipotesi sulle cause del disastro aereo che è costato la vita a 150 persone. Allo stato attuale, infatti, non è possibile ricostruire il contesto nel quale l’aeromobile, ieri mattina, verso le 10.45, ha abbandonato il livello di volo a 13 mila metri sul quale era stabilizzato alla velocità di crociera, dopo il decollo da Barcellona, diretto a Düsseldorf. All’improvviso il velivolo ha cominciato una discesa apparentemente controllata, che è durata ben otto minuti ma si è tragicamente conclusa con un tremendo impatto contro un crinale montuoso attorno ai 2 mila metri di quota, nei pressi di Seyne-Les-Alpes, in Alta Provenza.

«La nostra commissione tecnica ha esaminato tutte le informazioni attualmente disponibili, in relazione all’incidente che ha coinvolto un A320 della Germanwings, giungendo ad una prima ipotesi, ritenuta al momento la più plausibile, quella di una grave avaria in volo che ha portato, tra le altre cose, allo stato di incoscienza dei piloti», afferma il comandante Federico Falcetti, responsabile della commissione tecnica e sicurezza volo della Uiltrasporti Piloti. «Questo scenario - spiega Falcetti - sarebbe avvalorato dal fatto che negli otto minuti precedenti l’impatto e utili ad intervenire, non vi sono state comunicazioni con l’esterno sia tramite radio che tramite le altre apparecchiature di bordo, né interventi correttivi sulla direzione e quota dell’aeromobile».

L’indagine sarà svolta congiuntamente dalle autorità francesi, spagnole e tedesche. «Abbiamo bisogno di informazioni sull’aereo e sulla sua manutenzione, sui passeggeri e sul materiale che trasportava alla partenza da Barcellona», spiegano gli inquirenti.
L’incidente «è inspiegabile», l’aereo «non aveva problemi tecnici - era in perfette condizioni - e il pilota era esperto e addestrato», ha ribadito oggi il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, affermando di non poter fare ipotesi sulle cause del disastro.


Il ministro tedesco dell’interno Thomas De Maiziere ha affermato da Berlino che «non ci sono indizi di peso per ritenere che l’incidente sia stato provocato intenzionalmente da terzi»: resta dunque esclusa, per ora, la pista terroristica.

Ma poco fa, da Parigi, Remi Jouty, il direttore del Bea, l’ufficio per l’inchiesta e l’analisi degli incidenti aerei, ha precisato che allo stato attuale «non si può escludere alcuna ipotesi».

Il bea ha tenuto una conferenza stampa all’aeroporto parigino di Le Bourget per comunicare i risultati di un primo esame della scatola nera. «Sono stati estratti - ha sottolineato - dati utilizzabili. È una buona notizia, una notizia confortante. Ora è troppo presto per trarre la minima conclusione su ciò che è successo. Ci sarà lavoro dettagliato per capire i suoni e le voci di questa scheda audio. Non abbiamo ancora analisi precisa di tutti i suoni e le voci di questo file. Serve un «lavoro di comprensione dei suoni, delle voci, degli allarmi, un lavoro che richeiderà diverse settimane se non dei mesi».

Il Bea precisa anche che l’ultimo messaggio trasmesso dall’Airbus A320, intorno alle 9:30, era «di routine» e ha aggiunto ce «l’aereo ha volato fino all’impatto finale»: esclusa, dunque, un’eventuale esplosione in aria.

Frattanto, mentre si susseguono momenti di commemorazione delle vittime, proseguono le operazioni di soccorso sui pendii scoscesi e instabili nella zona del massiccio dei Trois-Eveches. Iil coordinatore dei soccorsi, Xavier Roy, parlando con i giornalisti al campo volo, ha confermato che sorvolando il massiccio si osserva una scena impressionante: «Sì, si vedono dei corpi, ma per rispetto dei familiari delle vittime preferisco non aggiungere altro».

Oggi intanto la compagnia tedesca Germanwings ha reso noto il quadro parziale delle nazionalità di provenienza delle vittime. Sono 15 le nazionalità in totale: il numero maggiore riguarda i 72 tedeschi e i 51 spagnoli, mentre gli altri erano cittadini di Stati Uniti, Gran Bretagna, Irlanda, Australia, Argentina, Iran, Venezuela, Colombia, Messico, Olanda, Giappone, Danimarca, Belgio e Israele.

Ieri la notizia della tragedia in Francia aveva provocato un’immediata reazione di protesta tra il personale di volo della Germanwings: la compagnia è stata costretta a cancellare almeno 30 voli, di cui 7 in partenza da Dusseldorf, perché gli equipaggi si rifiutavano di volare. Oggi la situazione è tornata alla normalità, ma in un clima di lutto e di preoccupazione.

Tra le vittime ci sono sedici ragazzi del liceo Joseph König di Haltern am See, che avevano vinto il viaggio studio in Spagna grazie a un’estrazione a sorte. Lo ha rivelato oggi il preside dell’istituto, Ulrich Wessel, durante una conferenza stampa convocata nel palazzo comunale. Viste le tante richieste, l’istituto europeo aveva deciso di organizzare un’estrazione. Che poi purtroppo è risultata fatale per i vincitori.

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