Nomine provinciali, più potere alla commissione consiliare

La prima commissione del Consiglio provinciale di Trento ha emendato e approvato, con quattro voti favorevoli e tre astensioni, il ddl 69 proposto da Luca Zeni (Pd) che modifica la legge 10 del 2010 da cui sono disciplinate le nomine nei consigli di amministrazione e nei collegi dei revisori degli enti strumentali e delle società controllate dalla Provincia.

Secondo l'emendamento il parere sulle nomine della commissione sarà più politico mentre la giunta dovrà motivare maggiormente la scelta finale. L'esame finale di questo disegno di legge e di quello proposto da Filippo Degasperi (M5s) per garantire maggiore indipendenza agli organi di controllo degli enti strumentali della Provincia, che è invece stato respinto, è previsto nella sessione di aprile del Consiglio provinciale.

L'obiettivo di dare maggiore peso alla comnmissione nei processidi selezione dei vertici delle controllate era caldeggiato dal Pd e osteggiato dal Patt, tanto che il presidente della Provincia, Ugo Rosi, esponente del partito autonomista, aveva depositato una legge che prevedeva di eliminare il parere preventivo della prima commissione provinciale sui candidati da nominare nelle società e fondazioni pubbliche.

Ora il passo indietro di Rossi e il via libera all'emendamento Zeni.

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