Berlusconi intercettato: "Per le ragazze ci siamo io, Rossella e Del Noce"

"Noi siamo messi così, come uomini: tu, io, Carlo Rossella (presidente di Medusa) e Fabrizio Del Noce (direttore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai): sono persone che possono far lavorare chi vogliono.

"Noi siamo messi così, come uomini: tu, io, Carlo Rossella (presidente di Medusa) e Fabrizio Del Noce (direttore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai): sono persone che possono far lavorare chi vogliono. Quindi le ragazze hanno l'idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino... L'unico ragazzo sei tu, gli altri sono dei vecchietti, però hanno molto potere".

Così Silvio Berlusconi al telefono con Gianpaolo Tarantini, ai tempi delle "cene galanti", in una delle intercettazioni (centinaia di file e di pagine di conversazioni) depositate oggi dal perito nominato dal Tribunale di Bari, ora agli atti del processo in corso per favoreggiamento della prostituzione in cui lo stesso Tarantini è imputato, insieme con altre sei persone, tra le quali la tedesca Sabina Beganovic, la cosiddetta "ape regina" delle feste di Berlusconi.

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Berlusconi in altre intercettazioni commenta le notizie di stampa degli ultimi giorni che lo riguardano.

"Queste due bufale (incomprensibile) messe in giro veramente è una cosa pazzesca.., vedo su tutte le agenzie internazionali sono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti". E continua: "Non c'è una velina nelle mie liste...i prototipi a cui (incomprensibile) si chiamano Carfagna, si chiamano Gelmini.., si chiamano Prestigiacomo, si chiamano Ravezzo.., si chiamano Bergamini.., si chiamano coso.., tutte le mie parlamentari sono le migliori della Camera.., 98.8% di presenza al voto..; cioè". È il 3 maggio 2009. Il telefono di Tarantini è intercettato nell'ambito dell'indagine della Procura di Bari sulle escort portate a casa dell'ex premier.

"Dicono - aggiunge l'ex premier - che per rinnovare la classe politica dobbiamo mettere delle donne, e quando uno fa un timido accenno a mettere delle donne, 3 donne.., su 72 deputati.., eh.., 3..; poi le altre fanno schifo perché si chiamano.., sono come la Rosy Bindi.., no?".

Bush "mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me". Silvio Berlusconi racconta così a Gianpaolo Tarantini l'incontro con il presidente degli Stati Uniti di alcuni giorni prima. E' il 14 ottobre 2008. Nella telefonata intercettata dagli investigatori baresi nell'ambito dell'inchiesta escort, l'ex premier confida all'imprenditore barese le strategie del governo per superare la crisi finanziaria.

"Hanno preso tutti la nostra decisione", dice Berlusconi, "anche loro adesso prendono le banche, non fanno fallire le banche, e salvano così i soldi dei risparmiatori, se no è un disastro", e spiega ancora che "questa cosa io l'ho indicata 15 giorni fa, l'ho fatta prima di tutti".

Tarantini gli riferisce allora il commento di un politico pugliese: "Se ci fosse stato Prodi a quest'ora eravamo tutti nella merda". La risposta di Berlusconi è un "eh" seguito da una parola incomprensibile.

"Comunque - spiega Berlusconi - noi abbiamo individuato le cose giuste.., abbiamo portato.., noi abbiamo fatto così, subito.., adesso abbiamo portato tutti i Paesi europei a fare la stessa cosa.., e infine, stamattina, oggi, Bush, su, appunto, nostra indicazione, una settimana fa, con Tremonti che è stato là", "nazionalizzano 9 banche, e così garantiscono la banca, e nessuna banca può fallire.., e quindi il sistema diciamo delle banche continua a fare il suo mestiere.. di (incomprensibile) l'economia, gli investimenti.., e lasciamo che la febbre finanziaria resti nel luogo della follia che sono le Borse".

 

 

 

 

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