Sui soldi il Patt nel 2015 batte tutti. A Dorigatti 30.600 euro di indennità di carica

Oltre all'indennità di 5.435 euro netti mensili e alle varie forme di rimborsi spese i consiglieri provinciali possono godere anche dei fondi ai gruppi consiliari e delle risorse per il personale dei gruppi messe a disposizione del Consiglio.

L'assegnazione per le spese di funzionamento dei gruppi per i primi sei mesi del 2015 è stata pubblicata in questi giorni sul sito del consiglio provinciale.

Visto che i fondi sono attribuiti in base al numero dei consiglieri che costituiscono il gruppo, quest'anno per la prima volta il Patt si vede assegnare addirittura più fondi rispetto al Pd , ovvero 26.114,47 euro per sei mesi, ovvero 52.000 l'anno, contro i 25.875 euro assegnati ai democratici. Questo si deve al passaggio dell'ex grillina Manuela Bottamedi dal gruppo misto alle Stelle alpine portandole ad avere 9 componenti così come il Pd.

Anche la Civica Trentina , che è passata da uno a tre consiglieri, ha aumentato di conseguenza il suo budget arrivando a 9.312 euro per i primi sei mesi, superando Progetto Trentino.

Tutti i gruppi con un solo consigliere si sono visti assegnare per i primi sei mesi finanziamenti intorno ai 2.800 euro ciascuno.

Nettamente più consistenti sono invece i fondi per il personale. L'assegnazione per i soli primi tre mesi per gruppi composti da un solo consigliere, come Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino), Giacomo Bezzi (Forza Italia), Filippo Degasperi (M5S) e altri è di 11.250 euro, che se si moltiplica per 4 trimestri vuol dire 45.000 euro l'anno. 

Le Stelle alpine arrivano a ben 65.099 euro, che vuol dire oltre 260.000 euro di spese di personale del gruppo. Il Pd raggiunge la cifra di 225.000 euro di spese per il personale pagate all'anno. E così di seguito gli altri.

Sul sito del consiglio provinciale sono state pubblicate anche le indennità di carica, ovvero le maggiorazioni oltre all'indennità base, ricevute nel 2014 dal presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti , ovvero 30.600 euro netti l'anno; il vicepresidente Diego Mosna che ha ricevuto 12.240 euro; e i membri dell'ufficio di presidenza Mario Tonina con 6.120 euro e Claudio Civettini , che ha avuto 5.970 euro. Il consigliere grillino Filippo Degasperi , che fa parte dell'ufficio di presidenza, non ha voluto invece nessuna indennità di carica, così come non ha chiesto rimborsi spese di viaggio e missione, mentre ha ricevuto i fondi per il gruppo e i finanziamenti per il personale. 

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