L'annuncio di Napolitano: ho deciso di lasciare

"Crescenti limitazioni e difficoltà nell'esercizio dei compiti istituzionali". Così Giorgio Napolitano spiega nel suo discorso di fine anno le ragioni che lo hanno spinto ad annunciare le prossime dimissioni, ipotesi, sottolinea, "che la Costituzione prevede espressamente" e che non dovranno quindi in alcun modo "condizionare governo e Parlamento".

"Desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l'avere negli ultimi tempi toccato con mano come l'età da me raggiunta porti con sè crescenti limitazioni e difficoltà nell'esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonchè del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al Capo dello Stato" afferma Napolitano che si rivolge "a quanti auspicano - anche per fiducia e affetto nei miei confronti - che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell'aprile 2013".

"Ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006, dal Parlamento in seduta comune" dice il Capo dello Stato che riporta "l'opinione largamente prevalente tra gli studiosi" secondo la quale "si tratta di una valutazione e di una decisione per loro natura personali, costituzionalmente rimesse al solo Presidente, e tali da non condizionare in alcun modo governo e Parlamento nelle scelte che hanno dinanzi nè subendone alcun condizionamento". 

"È dominante - questo uno dei passaggi del suo discorso - l'assillo per la disoccupazione giovanile e dico no all'uscita dell'Euro". Portata come esempio di come deve essere l'Italia la trentina Samantha Cristoforetti.

E chiude: "Non lasciamo occupare spazio sui media solo agli italiani indegni".

comments powered by Disqus