Roma salva il Trentino Alto Adige, salvi 150 milioni

Fino al 2017 il governo non chiederà ulteriori sacrifici al Trentino Alto Adige. Per il 2018, invece, c'è un'ulteriore richiesta rispetto a quanto concordato nell'accordo di Roma tra governo, Trento e Bolzano. È questo, in sintesi, il contenuto dell'emendamento presentato dal Governo al Senato.

"Il Governo ha mantenuto l'impegno ed ha depositato l'emendamento relativo all'accordo dello scorso 17 ottobre tra il Governo ed i due Presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano sul futuro assetto finanziario dell'autonomia.  L'emendamento contiene in linea generale quanto previsto all'accordo. In Commissione Bilancio richiederemo comunque degli aggiustamenti tecnici". Lo dichiara il senatore Vittorio Fravezzi (UPT), Vicepresidente Vicario del Gruppo Per le Autonomie membro della Commissione Bilancio.

"Come noto, il cosiddetto patto di garanzia prevede che i nuovi rapporti finanziari tra Trento, Bolzano e Roma vengano inseriti nella legge di Stabilità per il 2015. Con l'emendamento appena presentato dal Governo, si è fatto un primo passo significativo in questa direzione", sottolinea Fravezzi. "È  prematuro esprimere ora un giudizio finale su quanto prevede nel dettaglio l'emendamento del Governo. I tecnici delle Province autonome di Trento e di Bolzano nonché il nostro ufficio legislativo del Senato lo stanno già esaminando e ci riserviamo di presentare specifici subemendamenti entro le ore 16 di lunedì prossimo." 

"Nell'immediato possiamo esprimere una nota di soddisfazione, perchè il Governo ha mantenuto la parola depositando l'emendamento che ci riguarda. Ci riserviamo tuttavia di verificare se non occorra presentare un sub-emendamento in relazione ad alcune precisazioni tecnico giuridiche". Questo il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, alla notizia del deposito da parte del Governo Renzi dell'emendamento che consente di formalizzare i contenuti del Patto di garanzia, come a suo tempo concordati dal Trentino con il sottosegretario Delrio e i ministri Padoan e Lanzetta. "Il Governo ha mantenuto la parola - commenta Rossi - e ora ci sono le condizioni per esprimere l'intesa, stante che viene confermato il principio che spetta alle nostre autonomie speciali decidere i modi con cui concorrere al processo di risanamento dei conti del Paese. Esamineremo ora con attenzione l'impostazione dell'emendamento, riservandoci la possibilità di intervenire con un sub emendamento qualora fossero necessarie precisazioni tecnico giuridiche"

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