Civico e le «oche» che ascoltano Dellai: bufera nel Pd

Non l'hanno presa bene i dirigenti del Pd, Bruno Dorigatti, Lucia Maestri, Alessio Manica, Alessandro Olivi, Luca Zeni , che hanno partecipato alla convention di Lorenzo Dellai e che sono stati paragonati ieri dal consigliere provinciale Mattia Civico, a delle oche, come quelle descritte dall'etologo Konrad Lorenz, che rispondono al richiamo della madre/padre.

E infatti in un comunicato congiunto suggeriscono a Civico la lettura del libro del padre della psicoanalisi Sigmund Freud, ovvero l'«Interpretazione dei sogni» dove, dicono: «Si possono trovare notevoli spunti per capire i propri incubi e le proprie ossessioni inconsce, condizione necessaria per liberarsene definitivamente».

Il presidente Dorigatti, l'assessore Olivi e gli altri consiglieri provinciali ricordano che già nel 2011 Civico aveva fatto un fotomontaggio - come ieri quello di Dellai tra le oche - allora del governatore «ritratto nelle vesti di Vladimir Putin, alludendo ad una sua autoritaria volontà di rimanere ancorato alla politica provinciale, assumendo ruoli locali e incoronando come successore Alberto Pacher».
«Il fotomontaggio - scrivono - piuttosto dozzinale, la previsione politica del tutto sbagliata. Quello scatto di ingegno e creatività però un risultato lo ottenne: contribuì a far maturare nell'allora vicepresidente della Provincia la volontà di non proseguire il suo impegno politico e amministrativo, tanto era avvelenato il clima interno al Pd. Non solo: le primarie di coalizione, con forza auspicate nel testo che condiva il fotomontaggio, si sono svolte e sappiamo che esito hanno avuto».

I democratici che hanno partecipato all'incontro di Dellai, le «Oche di Lorenz», aggiungono: «Noi, che a quell'incontro abbiamo partecipato, autonomamente e criticamente, ringraziamo il collega Civico per il paragone erudito». E consigliano di leggere Tito Livio e le oche del Campidoglio «lì dove racconta il ruolo che le oche ebbero nello sventare l'assalto dei Galli, impedendo così il saccheggio della città di Roma. Animali sciocchi e di certo non dotati di grande ingegno, ma utili al bene comune, pur col loro modesto starnazzare, imparagonabile ai versi colti dei poeti. In questa fase di grave difficoltà, crediamo - umilmente, come si conviene ai volatili - che al Trentino sia più utile l'operosa modestia delle oche che la protervia dei sommi poeti domenicali». 

Anche Luigi Olivieri , che era all'incontro con Dellai replica a Civico e lo paragona a un pinguino: «Ci sono le oche ma anche i pinguini, nati per volare e ora capaci solo di nuotare e muoversi goffamente sulla terra ferma. Non vedere che vi è un partito in cerca di una prospettiva politica è da pinguini. Lo statuto nazionale del Pd permette la costruzione del partito trentino confederato che darebbe nuova forza all'autonomia».

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