Dellai a «180 secondi»: qui per rilanciare il centrosinistra territoriale

di Giuseppe Fin

SI è chiusa la convention «180 secondi, la tua idea per il Trentino» promossa a Sanbapolis da Lorenzo Dellai: «Propongo di elaborare una Carta della nuova autonomia, aperta, solidale e alleata con i nostri vicini degli altri territori alpini. Sono qui per rilanciare un centrosinistra nuovo, legato al territorio, e per non far spegnere quella fiamma del Trentino che lo ha reso punto riferimento a livello nazionale», ha detto il deputato e ex presidente della Provincia autonoma di Trento.

«Mettiamo assieme e valorizziamo tutte le energie disponibili per proseguire la discussione di oggi. Sarebbe bello poter alla fine arrivare alla redazione a moltissime mani di una sorta di Carta della nuova autonomia aperta e solidale, contenente i principi e le idee per una nuova filosofia dello sviluppo e per un nuovo umanesimo democratico», ha insistito Dellai nelle sue conclusioni.

«Siccome non siamo un’isola, pur se orgogliosamente autonomi e autonomisti - ha aggiunto Dellai - sarebbe bello condividere con persone, movimenti e associazioni dei territori alpini una Piattaforma comune per le terre alte, contro l’omologazione, per l’autonomia diffusa, antidoto contro il rischio che la costituenda Regione europea delle Alpi si traduca in realtà in una operazione a favore degli interessi forti delle pianure e delle metropoli padano-bavaresi, confinando tuttalpiù nello stereotipo di una simpatica Disneyland le aspettative delle genti alpine.
I partiti attuali, per me, sono parte e non controparte di questa riflessione collettiva, libera e aperta. Spetterà a loro, nella loro autonomia, discutere e decidere come vedono il proprio futuro in Trentino rispetto agli scenari che potranno emergere da questa discussione».

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«Dobbiamo rilanciare l’idea di un centrosinistra, nuovo, glocale per così dire, innovativo, legato al nostro territorio, di respiro però anche nazionale ed europeo, partecipato, plurale, che non appalti ad altri la difesa dell’autonomia. Al Trentino servono idee, non partire da sigle ma dal pensiero. C’è voglia di fare politica, di riempire con un cuore politico un’autonomia che è un bene prezioso e che senza una buona politica, partecipata, condivisa e aperta rischia di esser solo un peso», ha detto Dellai aprendo la convention. «Non sono qui per fare un’Opa sul Pd o per rottamare partiti», ha aggiunto precisando di non essere in contrapposizione all’attuale politica locale «in quanto sono uno dei tanti che ha concorso e concorre a sostenere questa amministrazione, questa giunta, che è anche la nostra giunta. Solo che da cittadino, da politico, da persona interessata alla comunità voglio che non si spenga la fiamma di quell’anomalia politica del Trentino che ha rappresentato un punto di riferimento importante in passato e che, con linguaggi nuovi e con persone nuove, dovrà essere anche per il futuro un punto di riferimento».
«Ho l’idiosincrasia per il discorso sui contenitore politici, i partiti nella loro autonomia discuteranno e vedranno il da farsi. Non voglio occuparmi di polemiche. Tutti, da posizioni diverse, lavoriamo per un Trentino migliore e più aperto», ha concluso Dellai. (ANSA).

E anche dal Pd arriva subito un distinguo preciso: «Il partito democratico  non è in vendita e non deve comprare nessuno, invece ha la responsabilità di federare le forze autonomiste e territoriali», ha detto il vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, alla convention organizzata dal deputato trentino Lorenzo Dellai. «Oggi c’è il rischio che l’autonomia non sia più un fattore di coesione fra le persone», ha aggiunto Olivi secondo cui «c’è bisogno di costruire spazi, cantieri di discussione politica, unico modo per difendersi dall’idea che la crisi può essere superata dai localismi». «Non credo alla prospettiva di un partito unico che porti ad una omologazione culturale, occorre invece - ha sottolineato - ripartire dalla varietà delle culture e cercare di costruire i contorni di un’alleanza su valori comuni».

Tirando le somme, dopo ben 76 interventi, compreso quello del sindaco di Rovereto Andrea Miorandi, Dellai ha lanciato una proposta: «Le disponibilità emerse oggi non vanno disperse. La mia personale idea è che dobbiamo dare continuità e sistematicità a questa nostra riflessione, attraverso alcune iniziative da studiare assieme».

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