Attentato in una sinagoga a Gerusalemme: 4 morti

Grave attentato terroristico a Gerusalemme, nei sobborghi di Har Nof: due uomini armati hanno fatto irruzione in una sinagoga sparando sui fedeli. Quattro persone sono morte, mentre i feriti sono cinque. I due attentatori sono stati uccisi dalla polizia: sarebbero di Jabel Mukaber, quartiere arabo di Gerusalemme est.


Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per oggi una consultazione urgente con i responsabili alla sicurezza. «Reagiremo duramente - si legge in un comunicato - alla crudele uccisione di ebrei che si erano recati a pregare, da parte di biechi assassini». Netanyahu accusa il presidente palestinese Abu Mazen e Hamas di essere responsabili dell'attacco nella sinagoga, «che è stato una conseguenza diretta del loro incitamento... un incitamento che la comunità internazionale ha irresponsabilmente ignorato».

Per contro, Hamas si è felicitato per l’attentato. Secondo il portavoce di Hamas Mushir al-Masri «si è trattato di una vendetta eroica e rapida per l’esecuzione di Yusuf al-Rumani», un conducente di autobus palestinese trovato ieri morto a Gerusalemme. L’uomo, secondo le autorità israeliane, si è suicidato. Ma la famiglia ritiene che sia stato ucciso da ultrà ebrei. «È nostro diritto - ha proseguito al-Masri, da Gaza - vendicare il sangue dei nostri martiri». Al-Masri ha aggiunto che l’attentato è da collegarsi anche alle recenti tensioni nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Un messaggio di tono analogo è giunto anche dalla Jihad islamica. Nel frattempo sul web il braccio armato di Hamas ha pubblicato un filmato in cui minaccia in arabo e in ebraico una serie di attentati nella città di Israele. Fra l’altro preannuncia che passanti saranno investiti da automobili guidate da palestinesi o anche pugnalati per strada.


Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato «l’uccisione dei fedeli ebrei a Gerusalemme e di altri civili ovunque essi siano». Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Maan. Sono intanto in corso incidenti nel quartiere di Jabel Mukaber, a Gerusalemme est, dove le forze di sicurezza israeliane hanno perquisito le case dei due autori dell’attacco alla sinagoga dove sono stati uccisi quattro israeliani. Ci sarebbero, secondo i media, alcuni contusi. I media hanno fatto anche i nomi dei due che sarebbero cugini tra loro, si tratta di Uday e Rassan Abu Jamal, entrambi del quartiere di Jabel Mukaber, a Gerusalemme est.

Il segretario di stato Usa John Kerry ha condannato in una telefonata al primo ministro Benyamin Netanyahu l’attacco alla sinagoga di Gerusalemme porgendo le condoglianze per le vittime. Lo riferisce la portavoce Jan Psaki. Un attentato - ha detto, secondo i media- che «non ha posto nel comportamento umano».

Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha manifestato «la più  ferma condanna per l’ignobile attacco armato di gravità inaudita compiuto questa mattina in una sinagoga di Gerusalemme». «Auspico - ha detto - che tutte le parti impegnate nel processo di pace dichiarino la più ferma condanna e prendano distanza da un’azione tanto ignobile». Il Governo italiano - si legge in una nota - «esprime il suo sdegno e manifesta profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e la solidarietà ai feriti».

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