Renzi bacchetta le Regioni «Devono tagliare gli sprechi»

Una manovra da 36 miliardi e le Regioni si lamentano di 1 in più? Comincino dai loro sprechi anzichè minacciare di alzare le tasse #noalibi— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 Ottobre 2014 Le Regioni protestano per la legge di stabilità messa a punto dal governo e il premier Matteo Renzi va all'attacco. E lo fa, manco a dirlo, su Twitter: «Una manovra da 36 miliardi e le regioni si lamentano di uno in più? Comincino dai loro sprechi anziché minacciare di alzare le tasse: #no alibi». Caldoro (Campania): sciogliamoleIl patto Governo-Provincia

di Renzo Moser

Le Regioni protestano per la legge di stabilità messa a punto dal governo e il premier Matteo Renzi va all'attacco. E lo fa, manco a dirlo, su Twitter: «Una manovra da 36 miliardi e le regioni si lamentano di uno in più? Comincino dai loro sprechi anziché minacciare di alzare le tasse: #no alibi». E ancora: «Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese».

 

Renzi rincara la dose suggerendo anche i possibili risparmi: «Tagliare i servizi sanitari è inaccettabile. Non ci sono troppi manager o primari? È impossibile risparmiare su acquisti o consiglieri regionali?».

 

Immediata la replica di Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni: «Considero offensive le parole di Renzi perché ognuno deve guardare ai suoi sprechi, e mi  chiedo: nei ministeri forse non ce ne sono?».

 

Sceglie Twitter anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, che scrive: «Caro @matteorenzi #Veneto ha già ridotto costi, #sanità in attivo, servizi fra i migliori d'Europa, tua manovra premia solo gli spreconi»; e ancora: «Dove sono finiti i #costistandard? Dov'è #Cottarelli? Perchè @matteorenzi non ha coraggio di affrontare sprechi per 30 mld?  Prima tagli lì».

 

Dello stesso tenore le dichiarazioni di molti altri presidenti di Regione, che però non hanno impressionato il premier, che infatti rilancia: in questo momento, ha affermato a margine del vertice Asem, in corso a Milano, c'è una «grande discussione con le regioni. Vorrei fosse chiaro il gioco cui giochiamo: nessuno cerchi prendere in giro gli italiani. È un'operazione che vale 36 miliardi, rispetto all'anno scorso alle Regioni si chiede un contributo di 2 miliardi. Credo serva senso della misura. Dire "vabbé allora alziamo le tasse a livello locale" sarebbe al limite  della provocazione - ha proseguito Renzi rivolgendosi ai presidenti delle Regioni -. Noi incontriamo tutti e ci confrontiamo su tutto, ma leggere quello che ho letto oggi è fuori da ogni immaginazione. Le famiglie stanno facendo degli sforzi, lo facciano anche le Regioni, che stanno usando parole contro la realtà».

 

Provocazione per provocazione, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, fa un passo in più, e sempre su Twitter: «Superare le attuali Regioni. Rilancio la proposta anche se Matteo Renzi nella legge scrive che siamo in pareggio di bilancio».La proposta è di sciogliere le Regioni, per istituire delle macroaree.

 

 

Il patto Governo-Provincia

 

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