Bolzano, indagine sui partiti: la Finanza sequestra i bilanci

Dopo le amministrazioni locali di molte Regioni italiane, dalla Sicilia al Lazio, anche le «spese di rappresentanza» dei gruppi consiliari altoatesini finiscono sotto la lente della magistratura. Nei giorni scorsi la Guardia di finanza ha acquisito al Consiglio provinciale dei Bolzano documenti sulle spese dei gruppi dal 2008 al 2013, a cominciare dai bilanci di ogni gruppo, con i relativi allegati che dovrebbero provare la legittimità delle spese

Dopo le amministrazioni locali di molte Regioni italiane, dalla Sicilia al Lazio, anche le «spese di rappresentanza» dei gruppi consiliari altoatesini finiscono sotto la lente della magistratura. Nei giorni scorsi la Guardia di finanza ha acquisito al Consiglio provinciale dei Bolzano documenti sulle spese dei gruppi dal 2008 al 2013, a cominciare dai bilanci di ogni gruppo, con i relativi allegati che dovrebbero provare la legittimità delle spese.
Come si è saputo in Procura, il sequestro riguarda accertamenti sull'utilizzo dei fondi pubblici. L'attività della Procura è coordinata dal Pm Igor Secco e Giancarlo Bramante che ieri non hanno voluto commentare la notizia, diffusa dal quotidiano di lingua tedesca «Dolomiten».
Nel pomeriggio, davanti alla fuga di notizie, il procuratore Guido Rispoli ha confermato che la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro dei bilanci dei gruppi in Consiglio provinciale a Bolzano.
La segnalazione su presunte irregolarità nell'utilizzo dei contributi sarebbe giunta da una persona interna alla Provincia - forse un funzionario o un consigliere - e non da un privato cittadino, ma in questa fase di indagine non è ancora stato reso noto se si tratti di un politico.
La Guardia di Finanza sarebbe partita dall'analisi dei contributi di un preciso gruppo del consiglio, per poi estendere l'indagine a tutti i gruppi.
Bocche cucite da parte dei politici: ieri il nuovo presidente della giunta, Arno Kompatscher, non ha voluto commentare la notizia. Ma è significativo che proprio ieri la giunta altoatesina abbia dedicato la conferenza stampa settimanale alle misure di «austerità» sulle proprie spese.
E allora riduzione del 50% dei fondi di rappresentanza, sempre minore ricorso alle consulenze esterne, utilizzo più sobrio ed efficiente delle auto blu di servizio, rinuncia a regali personali. Il presidente Arno Kompatscher ha ribadito «l'impegno a garantire la massima trasparenza e a ridurre i costi della politica». Uno dei temi maggiormente sentiti dall'opinione pubblica, verrà affrontato in questo modo dal governo altoatesino. «Il capitolo di spesa riservato ai fondi di rappresentanza - ha spiegato Kompatscher - verrà ridotto del 50%, naturalmente con l'obbligo di utilizzare gli stessi fondi per compiti esclusivamente istituzionali».
Per quanto riguarda le consulenze esterne, il Presidente della Provincia ha ribadito che «negli ultimi anni è già stato fatto molto, ma la nuova Giunta si impegna a fare ancora di più.
Il principio da seguire - ha sottolineato Arno Kompatscher - deve essere questo: la consulenza deve rappresentare un'eccezione, e vi si può fare ricorso solo nei casi dove risulta strettamente necessario».
Altro tema spesso al centro di polemiche e contestazioni è quello relativo alle auto di servizio. «Naturalmente ogni utilizzo per usi privati, come già accaduto sino ad ora, sarà vietato» ha proseguito il governatore altoatesino.
La Giunta ha poi deciso di vietare i regali che il presidente e i singoli assessori ricevono. «Ci sembra giusto ribadirlo in forma ufficiale».

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