Grillo: «È un colpo di Stato permanente»

Non solo l'Italia è sotto un «colpo di Stato», ma il colpo di Stato è «permanente». Così la pensa Beppe Grillo, che ieri è tornato a scagliarsi contro tutti dal suo blog. «L'accordo tra Pd e Pdl costituisce il tentativo di bloccare il cammino del M5S» afferma anche il giurista Paolo Becchi sul blog. E denuncia che il M5S «non trova alcuna espressione nei 35 "saggi" incaricati di scrivere una nuova Costituzione ad uso e consumo di una casta di partiti»

Non solo l'Italia è sotto un «colpo di Stato», ma il colpo di Stato è «permanente». Così la pensa Beppe Grillo, che ieri è tornato a scagliarsi contro tutti dal suo blog. «L'accordo tra Pd e Pdl costituisce il tentativo di bloccare il cammino del M5S» afferma anche il giurista Paolo Becchi sul blog. E denuncia che il M5S «non trova alcuna espressione nei 35 "saggi" incaricati di scrivere una nuova Costituzione ad uso e consumo di una casta di partiti». «Com'è possibile - domanda - un'esperienza costituente dalla quale sono, per principio, esclusi 9 milioni di italiani? Questa non è più tirannia della maggioranza: è la fine della democrazia».
Secondo l'ideologo dei 5 Stelle viviamo un «colpo di stato permanente», iniziato con la caduta del governo Berlusconi, proseguito con Monti e Letta, la rielezione di Napolitano. E da tutti i partiti è scattata, ieri, la condanna.

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