Roberto De Laurentis contro Fbk e Università

Rieletto presidente degli artigiani con 36 voti su 38 - percentuali bulgare - Roberto De Laurentis punta il dito contro il mondo accademico e contro «una burocrazia assurda». Su una sua possibile discesa in campo alle elezioni provinciali dice: «Nella vita si corre ogni giorno»I tuoi commenti

di Paolo Ghezzi

de laurentisTRENTO - 33 domande a Roberto De Laurentis, ieri rieletto Artigiano bis.
1) Felice o annoiato (era scontata)?
Felice, per il consenso.
2) Contento dei vice? Perché?
Due persone delle periferie. Due persone in gamba.
3) La categoria è sana o infiacchita?
Sana, ma stanca.
4) Quanto è colpa sua la scarsa partecipazione alle pre-assemblee?
Non lo so, mi auguro poco.
5) Il suo maggiore difetto da correggere nel secondo mandato?
L'invadenza. L'interventismo.
6) Principale debolezza dopo il calcio?
Il golf, una passioncella. Qua e là. Senza fissa dimora.
7) La promessa/impegno?
Dare all'artigianato il ruolo che gli spetta, il numero 1 in provincia.
8) La blacklist dei Comuni che non danno appalti agli artigiani dov'è?
Nelle mani di un avvocato, per evitare possibili querele.
9) Ce l'ha di più con Fbk con UniTrento?
Con tutt'e due allo stesso modo: producono molti testi ma troppo poco lavoro per le imprese.
10) La burocrazia provinciale è inevitabile, ininfluente o inescusabile?
Inescusabile, a causa della sua deriva autoreferenziale.
11) La «carta» più inutile?
C'è l'imbarazzo della scelta. Troppa.
12) La tassa più ingiusta?
L'Irap, anche se la Provincia di Trento prova a mitigarla.
13) Il massimo livello di tassazione accettabile dalle vostre imprese?
Io credo almeno 10 punti sotto oggi, ma non dovrebbe superare il 45%.
14) Reteimprese Italia servirà a molto, poco o nulla?
Servirà a molto alle imprese, ma anche al Trentino.
15) Un'idea per l'Europa?
Alzare il tetto delle dimensioni delle nostre imprese, dagli attuali 23 addetti ai 50, che è lo standard europeo. Svuoteremmo Confindustria.
16) Un'idea per l'Italia.
Il modello nostro, artigiano, dalla sanità integrativa a tutto il resto.
17) Un'idea per il Trentino.
Ripensare il nostro modello economico: più imprenditoria meno apparato burocratico. Più autoimpiego.
18) Un'idea per resuscitare l'edilizia.
Lasciar fare alle imprese con meno regole, perché sanno regolarsi da sole.
19) Il pregio dei trentini.
La testa dura.
20) Il difetto dei trentini.
La testa dura.
21) Il pregio degli artigiani.
La passione.
22) Il difetto degli artigiani.
L'irrazionalità: se calcolassimo i guadagni, non faremmo gli artigiani.
23) Il Fondo sovrano aiuterà le imprese?
Io credo di sì, sarà sempre più forte il ricorso alle risorse del territorio, ma bisogna produrne di più.
24) Fondo casa: funzionerà?
Dubito, in questa fase dubito molto.
25) Fondo sanitario: troverete l'accordo?
È possibile, ma gli altri devono fare gli stessi passi nostri. Nessuno deve chiamarsi fuori.
26) Un voto al debutto del governo Letta.
Un 6 politico, potrebbe fare di più. Può fare di più.
27) Felice del neosottosegretario alle Regioni Ferrazza?
Non basta essere trentini per avere qualcosa da dire.
28) Il miglior ministro?
Sulla carta, il ministro all'economia Saccomanni è il più preparato, perché informato dei fatti.
29) Un telegramma al presidente degli industriali Paolo Mazzalai?
In bocca al lupo, Paolo. Continuiamo con gli attriti, e con le polemiche. Ma in amicizia.
30) Un telegramma all'assessore all'economia Olivi.
Dovrà essere ridisegnato il mondo economico trentino. E l'assessore dovrà darsi parecchio da fare.
31) Il «no» di Pacher la immalinconisce?
«Sì, perché perdiamo una persona coerente, che magari non può essere accusata di movimentismo, ma semmai, appunto, solo di coerenza».
32) Chi vedrebbe bene sulla tolda della giunta provinciale, da novembre?
Qualcuno che sa dove andare.
33) Lei non correrà mica alle provinciali?
Nella vita si corre ogni giorno.

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