Mourinho,io a Benfica?La domanda mi rovina il fine settimana

(ANSA) - LISBONA, 03 MAG - Josè Mourinho è tornato in Portogallo, per prendere parte a un evento in cui è stata celebrato dal Rio Ave il quarantennale della finale della Coppa del Portogallo che questo club perse contro il Porto. La presenza di 'Mou' è stata dovuta al fatto che l'allenatore di quel Rio Ave era suo padre José Mourinho Felix. Mourinho jr ha gradito l'invito, ma non si può dire la stessa cosa di una domanda che gli è stata fatta a margine dell'evento: è vero che nella prossima stagione potrebbe allenare il Benfica? "Non fatemi questa domanda, non mi piace - la risposta di Mourinho, ex del Porto ma anche, nel 2000 e per sole 9 partite, del Benfica -. Per prima cosa, nel calcio non sono mosso da certi sentimenti. Per seconda, non mi piace parlare di certe cose se un determinato club ha già un...

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Mourinho,io a Benfica?La domanda mi rovina il fine settimana

(ANSA) - LISBONA, 03 MAG - Josè Mourinho è tornato in Portogallo, per prendere parte a un evento in cui è stata celebrato dal Rio Ave il quarantennale della finale della Coppa del Portogallo che questo club perse contro il Porto. La presenza di 'Mou' è stata dovuta al fatto che l'allenatore di quel Rio Ave era suo padre José Mourinho Felix. Mourinho jr ha gradito l'invito, ma non si può dire la stessa cosa di una domanda che gli è stata fatta a margine dell'evento: è vero che nella prossima stagione potrebbe allenare il Benfica? "Non fatemi questa domanda, non mi piace - la risposta di Mourinho, ex del Porto ma anche, nel 2000 e per sole 9 partite, del Benfica -. Per prima cosa, nel calcio non sono mosso da certi sentimenti. Per seconda, non mi piace parlare di certe cose se un determinato club ha già un allenatore. Mi sono sempre tenuto lontano da certi comportamenti poco etici e quindi certe domande mi rovinano il fine settimana". "A Londra vivo a due minuti dallo stadio del Chelsea - ha detto ancora Mourinho - , è così vicino che si sentono bene le grida quando loro segnano un gol. Ma da quando il pubblico ha cominciato a cantare il mio nome, io ho smesso di andare e vado in altri stadi, in quello del Chelsea non vado più. Da casa mia qui allo stadio Da Luz (quello del Benfica ndr) ci vogliono invece dai 20 ai 30 minuti, e ho amici con palchi vip dove sono stato due o tre volte. Poi (i giornalisti ndr) hanno cominciato a farmi certe domande, e quindi non vado più, mi hanno 'sporcato' la vita". Intanto, sempre a proposito di Benfica, Angel Di Maria, tornato la scorsa estate nel club che lo lanciò nel grande calcio professionistico europeo, sembra intenzionato a prolungare di un anno il suo contratto avendo rinunciato, almeno pe rora, a tornare in Argentina (nella sua Rosario ha ricevuto perfino minacce di morte). La stampa locale scrive anche che Rafa Silva, attaccante trentenne degli 'encarnados' che si svincola a giugno, sarebbe in trattative con la Roma per un suo eventuale trasferimento a Trigoria. (ANSA).

 

Tajani al presidente Begaj: Italia e Albania popoli fratelli

(ANSA) - PALLAGORIO, 03 MAG - "Da sempre siamo assolutamente convinti che il popolo albanese, fratello del popolo italiano, presto potrà, dovrà e potrà essere parte dei popoli dell'Unione Europea". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, inaugurando a Pallagorio, in provincia di Crotone, le celebrazioni per il centenario di Anselmo Lorecchio, originario del comune albanofono crotonese che è stato fondatore della rivista 'La Nazione Albanese' e autore di diverse opere letterarie inneggianti all'indipendenza dell'Albania. Tajani, nell'accogliere il presidente dell'Albania Bajram Begaj, ha sottolineato la volontà di difendere la lingua arbereshe che rappresenta la cultura e l'identità di queste popolazioni. "Con il presidente Occhiuto - ha detto il ministro - stiamo cercando i modi, se possibile, per far studiare arbereshe nelle scuole elementari con delle lezioni speciali. Quindi siamo al lavoro con la Fondazione delle comunità arbereshe in Calabria per dare una risposta alla gente di questa terra che vuole conservare la propria lingua, la propria tradizione". "Le relazioni tra Italia e Albania mai come in questo momento - ha aggiunto Tajani - sono così proficue. Siamo tra i principali interlocutori anche a livello economico e commerciale. E la sua visita in questo territorio è un segnale di grande disponibilità, un segnale di amicizia, la voglia di continuare a tenere rapporti certamente con il popolo arbereshe". "Sono qui per ringraziarvi per tutto quanto avete fatto per conservare la lingua albanese - ha detto da parte sua il presidente della Repubblica di Albania Begaj - e di conservare e tramandare tutto questo patrimonio di valori culturali, ma anche per quello che avete fatto anche dopo gli anni '90 con la nuova diaspora albanese. I rapporti politici, economici, sociali, culturali con l'Italia sono eccellenti anche grazie al ruolo di avvocato che l'Italia ha assunto per l'integrazione europea dell'Albania. Ringraziamo l'Italia non solo per quello che fa per l'Albania ma anche per il riconoscimento dello Stato del Kosovo nell'arena internazionale". Riprendendo una frase di Tajani che aveva ricordato Santa Madre Teresa di Calcutta, "una donna albanese portatrice di pace nel mondo", Begaj ha aggiunto: "Nei tempi in cui viviamo la pace è qualcosa di enorme, di inestimabile. Dobbiamo lavorare insieme per la pace, per una società pacifica e in fratellanza in armonia". (ANSA).

 

Conte a Lecce, una 103enne lo aspetta con striscione per la pace

(ANSA) - LECCE, 03 MAG - Arrivato al mercato bisettimanale di Lecce, il presidente del M5s, Giuseppe Conte, si è fermato a salutare una signora di 103 anni che lo stava aspettando in un'auto parcheggiata accanto al gazebo del Movimento con uno striscione su cui era scritto "Prega per la pace in Palestina". Conte ha poi visitato gli stand e salutato i commercianti che gli hanno fatto assaggiare le ciliegi: uno di loro ha urlato "grande presidente", un altro "forza Giuseppe". Conte si è anche avvicinato a un gruppo di giovani che lo hanno fermato tra gli stand: "Venite, abbiamo bisogno di voi", ha detto loro. (ANSA).

 

Le 'Vie dell'amicizia' di Muti il 9 luglio a Lampedusa

(ANSA) - RAVENNA, 03 MAG - Partiti da Sarajevo nel 1997, passando poi per New York, Tokyo, Damasco, Lourdes, i concerti "Le vie dell'amicizia" del Ravenna Festival che da 28 anni Riccardo Muti dirige a Ravenna e in molti luoghi simbolo di sofferenze, approdano, il 7 e 9 luglio prossimi, a Lampedusa. In mezzo, l'8 luglio, lo spettacolo 'Non dirmi che hai paura', che porta in scena la storia della velocista somala Samia Yusuf Omar, fra coloro che hanno perso la vita in fuga da guerra, povertà e carestie. Così il progetto Le vie dell'Amicizia, che dal 1997 disegna ponti di fratellanza e promuove il dialogo attraverso il linguaggio universale della musica, invita a riflettere sulla storia condivisa del Mediterraneo. Riccardo Muti dirigerà, dunque, i concerti a Ravenna (Pala De André, 7 luglio) e Lampedusa (Teatro naturale della cava, 9 luglio), il cui cuore è lo Stabat Mater che Giovanni Sollima ha composto su versi di Filippo Arriva in antico siciliano. In apertura la composizione elettroacustica Samia suite di Alessandro Baldessari e Claudio Cavallin, commissionata dal Festival. Per lo Stabat Mater, all'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e al Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini preparato da Lorenzo Donati si uniranno il controtenore Nicolò Balducci, Lina Gervasi al theremin e lo stesso Sollima. Il violoncello che suonerà, al pari di altri strumenti ad arco in orchestra, è stato realizzato con il legno di barconi, recuperati a Lampedusa, nel carcere di Opera, per iniziativa della Fondazione La Casa dello Spirito e delle Arti che li ha messi a disposizione per l'occasione. (ANSA).

 

Dieci anni fa prima alluvione a Senigallia, 'paura quando piove'

(ANSA) - SENIGALLIA, 03 MAG - Dieci anni dopo l'alluvione di Senigallia (Ancona), che il 3 maggio 2014 fa allagò varie zone della città e la bassa valle del fiume Misa, causando tre morti e centinaia di milioni di euro di danni, la comunità locale è ancora profondamente segnata da quell'evento. Molte persone rivivono quei momenti di paura e disperazione "ogni volta che piove", ansie poi aumentate con l'alluvione del settembre 2022 - ancora vittime, ancora acqua e fango nelle abitazioni - e di nuovo un anno fa. "Non eravamo preparati per l'alluvione" dice all'ANSA Cinzia Galluzzi, residente nella zona Molino Marazzana, una delle maggiormente colpite. "Quella notte del 2014 era piovuto tanto e al mattino presto, quando non pioveva più, sono uscita: i vigili urbani stavano andando in un supermercato vicino casa mia. Erano lì per avvisare il personale che il fiume Misa stava per esondare. Nessuno ha avvisato me o i miei familiari. Solo quando io ho chiesto informazioni, mi hanno detto cosa stava per succedere, consigliandomi di andare ai piani alti. Noi però - racconta Cinzia -abbiamo la casa a un piano solo. E' stato il panico: abbiamo preso le poche cose che si prendono in queste situazioni e siamo scappati. Solo in seguito ho scoperto che la zona in cui noi abitiamo da circa 16 anni è considerata una vasca di espansione naturale". Notevoli i danni, non altrettanto gli indennizzi. "Io, con l'alluvione del 3 maggio 2014 ho avuto più di 100mila euro di danni, fino a 2,30 metri di acqua in casa; ho ricevuto solo 16mila euro di rimborso. Abbiamo sistemato casa ma nel settembre 2022 abbiamo avuto di nuovo l'acqua che ha allagato tutto, la seconda volta 2,80 metri. Abbiamo buttato via di nuovo tutto quanto. I 5mila euro di indennizzi ricevuti finora li abbiamo utilizzati per rimettere un po' a posto l'impianto elettrico e le cose di primaria necessità, ma ci siamo fermati perché non si sa nulla, non abbiamo risposte dalla Regione, se la nostra sarà una zona di esproprio, se ci sarà data la possibilità di spostarci altrove. Ora siamo in affitto in tre in un bilocale. Non credo che si possa vivere continuamente con l'ansia - aggiunge -. Tutte le persone di questa zona non possono continuare a vivere così". (ANSA).

 

Colpito alla testa da cornicione palazzo, grave operaio 27enne

(ANSA) - GALLIPOLI, 03 MAG - Un operaio di 27 anni è rimasto gravemente ferito mentre stava lavorando su una impalcatura all'interno del residence Le Fontanelle, sul lungomare Marconi a Gallipoli. Secondo la ricostruzione dell'accaduto, un pezzo di cornicione si è staccato da un palazzo e lo ha colpito alla testa. L'operaio indossava il casco ma nell'impatto avrebbe subito la frattura della teca cranica. Il 27enne è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato all'ospedale di Lecce in codice rosso. (ANSA).

 

Al via ad Ascoli 71esimo raduno nazionale dei Bersaglieri

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 02 MAG - Con la cerimonia dell'alza bandiera e la deposizione di una corona al monumento ai caduti in piazza Roma hanno preso il via stamani ad Ascoli Piceno le celebrazioni del 71/o raduno nazionale dell'associazione Bersaglieri che si svolge da oggi fino a domenica 5 maggio in occasione del centenario del Corpo che porterà in città 54 fanfare. Il momento clou è in programma domenica mattina quando avrà luogo la sfilata per le vie del centro storico, con la possibile partecipazione, non ancora confermata, della premier Giorgia Meloni. Sempre questa mattina nella sala della Vittoria della Pinacoteca civica è stata presentata la pubblicazione ufficiale della manifestazione con la moneta ricordo coniata appositamente. Nei prossimi giorni verrà presentato anche l'annullo postale. "E' stato un anno di lavoro difficile per organizzare questo raduno, ma Ascoli è pronta ad ospitare i bersaglieri che tornano qui per la terza volta" ha detto il sindaco Marco Fioravanti, considerando l'evento come "una grande occasione per fare un salto in avanti, da città conosciuta a città aperta verso l'esterno: tutti dobbiamo essere in grado di fare questo scatto". "Tanti fanti piumati arriveranno ad Ascoli e conosceranno la nostra città - ha aggiunto -; a loro volta la faranno conoscere, così come il territorio visto che per l'ospitalità sono stati coinvolti tanti alberghi della provincia". Il generale Ottavio Renzi, al suo ultimo raduno da presidente dell'associazione nazionale Bersaglieri, ha aggiunto che "tutto è stato possibile grazie all'afflato fra noi e l'amministrazione comunale di Ascoli che ha saputo portare a termine un'organizzazione così imponente e complessa in un solo anno, quando generalmente ce ne vogliono tre". (ANSA).

 

Champions: 1-0 al Psg, la semifinale d'andata è del Dortmund

(ANSA) - ROMA, 01 MAG - E' del Borussia Dortmund la prima parte della sfida di semifinale di Champions League con il Paris Saint Germain. Al Signal Iduna Park, la squadra di Edin Terzic si è imposta per 1-0 con una rete di Fuellkrug, che ha battuto Donnarumma al 36' del primo tempo, confermando la tradizione favorevole nelle partite casalinghe. La formazione di Luis Enrique ha sfiorato più volte il pareggio, specie nel secondo tempo quando Kylian Mbappe e Achraf Hakimi hanno colpito due pali in rapida successione, ma in generale entrambe le squadre hanno messo più volte in pericolo la porta avversaria. La semifinale di ritorno è in programma martedì prossimo a Parigi, il giorno prima di Real Madride-Bayern Monaco, che deciderà l'altra finalista. (ANSA).

 

Pina, star del web a 73 anni con le sue video-ricette

(di Maria Grazia Marilotti) (ANSA) - ABBASANTA, 02 MAG - Ha le mani d'oro e le sue pagine social sono una miniera di foto e video-ricette della sua terra, la Sardegna. Ha 73 primavere Pina Marcis, di Abbasanta (Oristano), food blogger. Con il profilo "La cucina di Pippi" ha raggiunto la notorietà in rete postando piatti, dolci, paste fresche, principalmente della tradizione sarda. Antichi gesti che diventano virali e trasformano semola, farina, uova, miele, mandorle, in capolavori del gusto made in Sardinia: pardulas e seadas tra i dolci, ravioli, culurgiones, pani fratau, lorighittas, fregula tra i primi. Di lei parlano i numeri. Va alla grande su Instagram seguita da circa 41mila follower, 8mila su Facebook, 11.400 iscritti sui canali youtube, dove alcuni video raggiungono anche 87mila visualizzazioni. Con alcuni record: il video de Su tzichi ùntu, pane antico sardo, ne ha 1,3 milioni, Is Tzippulas, le zippole, oltre un milione, va forte anche con la descrizione della lavorazione dei culurgiones ogliastrini chiusi con maestria. I suoi post creano interazioni e scambi con un pubblico trasversale e internazionale. "Tanti sardi che vivono lontano dall'Isola mi scrivono, vogliono apprendere di prima mano come creare le ricette, per riappropriarsi, attraverso il cibo, delle proprie radici. E questo mi dà tanta gioia", racconta Pina all'ANSA. La seguono giovani chef, curiosi di apprendere preziosissimi e professionali consigli su come realizzare queste piccole opere d'arte, appassionati di tradizioni da tutto il mondo. Fa parte dei suoi ricordi l'immagine di lei bambinetta, Pippi, sullo sgabello, per raggiungere il tavolo di lavoro dove sua nonna Maria e sua madre Anna Maria preparavano culurgiones, ravioli e pardulas. "Per me - ricorda - era un gioco entusiasmante lavorare i primi pezzetti di pasta o ritagliare con le forbicine le frange di carta velina colorata per avvolgere i gueffus, i deliziosi dolci di mandorle". Per anni 'food manager' in famiglia, ora la sua platea si è ampliata al mondo del web e dei social. "L'ho scoperto dieci anni fa grazie a Roberta e Anna Maria, le mie due figlie - svela - sono state le mie maestre di innovazione digitale, mi hanno aperto un canale sul mondo. Mi hanno mostrato come fotografare i miei piatti e condividerli. Iniziavano ad arrivare i primi like, erano un incoraggiamento ad andare avanti. Ora ho familiarizzato con diversi strumenti di divulgazione e imparo sempre cose nuove", confessa. Nel suo curriculum brilla anche la vittoria al programma della celebre food blogger Benedetta Rossi 'Ricette d'Italia', le sue Tamàtas prenas, pomodori ripieni, faranno parte dell'omonimo volume di prossima uscita. Ogni anno arrivano gruppi di americani ad Abbasanta per i corsi di fregula da guidati da Pina. "Amo la mia terra - conferma con orgoglio - voglio far conoscere in tutto il mondo questo immenso patrimonio di sapienze, sapori, artigianalità, trasmesso e sviluppato dalle donne, con la loro grande capacità di creare, dalla ricchezza dei dolci gioiello ai fini ricami di pasta. E' il mio modo per essere grata a quante hanno contribuito a trasmettermi questa cultura". (ANSA).

 

1 Maggio: Concertone senza scossoni, funestato dal maltempo

(ANSA) - ROMA, 02 MAG - (Ansa) - Oltre 50 artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell'antica arena. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. "È stato molto rock. Molto d'avanguardia". L'unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: "torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica. A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c'è bisogno di far detonare l'energia musicale". Il brivido c'è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l'esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. (ANSA).