Politica / La polemica

Bufera sull'accordo Provincia-Stato, Rossi: «Ma quali 468 milioni da Roma, quelli sicuri sono solo 40 e poi si vedrà»

L'ex presidente si scaglia contro gli annunci di Fugatti, in piena campagna elettorale, su una intesa "accise", reputata a rischio boomerang per le finanze dell'autonomia: «C'è scritto chiaramente che i 40 milioni del 2023 arriveranno, mentre per la parte restante lo Stato "si impegna a reperire le risorse". Di certo così il Trentino rinuncerà per sempre al gettito, quindi a minimo 30 milioni l'anno»

INTESA Gettiti arretrati, accordo raggiunto
FUGATTI "In arrivo risorse importanti ai nostri bilanci"
SINDACATI "Non ci sono più scuse, soldi alla sanità e alle famiglie”

Piscina di Piné, 10 milioni e dieci anni perduti

Stralciati quasi 10 milioni di euro, svaniti nel nulla 10 anni di progetti, variazioni e integrazioni di spesa, con il rischio che il Comune di Baselga sia ora costretto a una lunga vertenza per l’ingiustificata risoluzione del contratto d’appalto e per il, risarcimento danni, dopo il blocco dei lavori. Questa è la conseguenza della decisione provinciale di stranciare i finanziamenti per la piscina coperta, il centro salute e fitness di Baselga di Pinè.

Risorse in Provincia, braccio di ferro con Bolzano

A complicare il raggiungimento dell'accordo finanziario con Roma c'è anche il braccio di ferro fra Trento e Bolzano sul riparto del concorso al risanamento dei conti pubblici chiesto dallo Stato alle due Province. E ora il Trentino rischia di doversi sobbarcare circa  100 milioni  di euro che erano stati messi a carico dei cugini altoatesini. La questione si trascina da qualche anno, ovvero dal decreto legge 95 del luglio 2012 - quello sulla  spending review  dell'allora governo Monti

Roma pretende un 10% di tagli in più

Resta in salita la strada verso la firma dell'intesa finanziaria tra il governo nazionale e la Provincia. Lo Stato vorrebbe mantenere la possibilità di aumentare in via unilaterale di un altro 10 per cento il «contributo» del Trentino al risanamento dei conti pubblici, nel caso di particolari situazioni di difficoltà. Il nuovo accordo dovrebbe portare a una cifra tra i 950 milioni e il miliardo all'anno, con il governo che si riserva un ulteriore sacrificio di circa cento milioni. Viene confermata, invece, l'ipotesi di poter «uscire» dal patto di stabilità