Trento / Mobilità

Ciclabile Centochiavi-Ponte Alto, i lavori accelerano per aprire con la bella stagione

In questi giorni di fine marzo il cantiere avanza, fra l'altro, in prossimità dello svincolo presso il tunnel sotto Villa Madruzzo e in via Bassano vicino alla galleria delle Laste, dove è già pronto anche il bypass ciclistico

LE DATE In autunno possibile l'apertura anche del tratto Ponte Alto-Civezzano
CANTIERE Roncogno-Sille, avviati i lavori per 4 chilometri
PROGETTO Ok all'ultimo tratto: Slacche-galleria
VALSUGANA Già pronti alcuni tratti nuovi fra San Cristoforo e Fornaci

di Zenone Sovilla

TRENTO. Accelerano gli interventi per rendere possibile a breve l'apertura del tratto da Centochiavi a Ponte Alto della futura ciclabile Trento-Pergine.

In questi giorni si lavora, fra l'altro, in prossimità dello svincolo con rotatoria a Ponte Alto, subito dopo il tunnel sotto Villa Madruzzo.

Nella galleria è stata completata la barriera protettiva composta, come nei tratti vicini, di un guard-rail metallico e di uno steccato.

Si lavora anche più indietro, nei pressi della rotatoria di San Donà, dove è stato completato e asfaltato il bypass che consente ai ciclisti di aggirare la galleria della Laste per poi immettersi nuovamente ai margini della statale 47.

Sempre in zona, procedendo verso nord, lavori in corso in via Bassano per fare spazio alla corsia ciclabile a lato della carreggiata, sempre sulla destra per chi procede verso Pergine.

Completata nei mesi scorsi una passerelle metallica, ora si tratta di realizzare un altro tratto sopraelevato, ricavato sui terreni adiacenti, nonché di scavare parte della roccia poco prima del tunnel e del bivio per le Laste.

Anche in prossimità dello svincolo al viadotto di Martignano sono in corso interventi per risolvere uno dei passaggi più critici.

Da Trento nord a Ponte Alto in bici: ormai manca poco, i lavori avanzano

Si prevede l'apertura in primavera del tratto della nuova pista ciclabile che successivamente proseguirà verso la Valsugana fino al lago di Caldonazzo

Nelle foto, scattate il 28 marzo, lo stato di avanzamento dei lavori nei segmenti menzionati per la pista fra Trento nord e Ponte Alto.

Una volta completati questi lavori, secondo i piani potrà essere aperto prima dell'estate il lungo tratto da Trento nord a Ponte Alto, che consentirà quindi di innestarsi sulle strade a basso traffico che da un lato salgono a Povo e dall'altro a Cognola.

Questione, probabilmente, di poche settimane.

Intanto, due settimane fa sono cominciati i primi interventi di messa in sicurezza sulla vecchia strada dei Crozi, che collega la zona di Ponte Alto a Trento con la Valsugana a Civezzano.

Questi lavori riguardano in particolare il futuro, ormai imminente utilizzo della strada come pista ciclabile.

Questo tratto, infatti, è fondamentale per il completamento della lunga pista da Trento nord al lago di Caldonazzo.

Mancano all'appello, in particolare, alcuni segmenti, come quello complicato che attraversa la stretta gola nei pressi del viadotto dei Crozi (manufatto stradale oggetto di un lungo intervento di manutenzione straordinaria appena conclusosi).

Sull'altro versante, sono cominciati da oltre un mese i lavori anche nella zona fra Civezzano e Roncogno.

Per ipotizzare un cronoprogramma va considerata pure un'altra variabile: l'intervento di manutenzione previsto, ma non ancora in calendario, nella galleria dei Crozi, in direzione Pergine. Una volta definite le date di questi lavori, saranno più chiare quelle per l'apertura finale della ciclabile.

Al momento, stanti le informazioni disponibili, si può prevedere che il tratto da Ponte Alto a Civezzano venga aperto non appena sarà conclusa la posa delle barriere paramassi a protezione della vecchia strada dei Crozi. Il via libera ai ciclisti potrebbe arrivare già all'inizio dell'autunno prossimo, considerato che per i lavori, già avviati sulle pareti, sono previsti al massimo 180 giorni.

Rimarrebbero poi da ultimare i tratti lungo il torrente Fersina in Valsugana: in definitiva, per i primi mesi del 2024 l'intera ciclabile, da Centochiavi (Trento nord) a Pergine, dovrebbe essere percorribile.

Si connetterà così il capoluogo al percorso che dal lungolago di Caldonazzo procede poi verso la bassa Valsugana e il Veneto.

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