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Grave malore per Bersani: è ricoverato a Parma

Pier Luigi Bersani è stato colpito da un grave malore questa mattina. Intorno alle 11 è arrivato al Pronto Soccorso di Piacenza accompagnato dalla moglie e dal fratello. Accusava un malessere e attacchi di vomito. I sanitari lo hanno sottoposto ad accertamenti e dall'esame della Tac è emerso un problema cerebrale grave. In base alle risultanze della Tac Bersani sarebbe stato colpito da un'emorragia cerebrale. Nello specifico si tratta di una vasta emorragia subaracnoidea. Immediata la solidarierà bipartisan, con tweet e comunicati, compreso quello di Mauro Ottobre a nome del Patt

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Pd, Epifani segretario fino al congresso

Il Pd ha il nuovo segretario, Guglielmo Epifani, eletto dall'Assemblea nazionale del partito con 458 voti, l'85% dei consensi (o il 75%, se consideriamo le schede bianche). E dall'elezione del successore di Pier Luigi Bersani ricomincia il Partito democratico, con un altro punto assodato, e cioè il sostegno al governo di Enrico Letta, dopo i mal di pancia di alcuni parlamentari e di una parte della base, quell'OccupyPd a cui è stato permesso di esporre dal palco il proprio Documento

E ora rischiamo  la fine di Weimar

È il trionfo di Grillo e della sua astutissima e abilissima strategia di «sfascio» totale del sistema, a cui il Pd si è immolato. Ora è Grillo il kingmaker, il «dominus» dell'Italia, l'uomo che deciderà se e come si farà un Capo dello Stato, se e come il Paese avrà un governo, quante volte si andrà a elezione fino a che non otterrà la maggioranza assoluta, come ha sempre e con assoluta chiarezza dichiaratoI tuoi commenti

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Bersani e Berlusconi, summit a sorpresa

Un presidente della Repubblica dal profilo politico ma soprattutto che abbia un curriculum «pesante» in grado di saper fronteggiare le difficoltà. Nessun nome pare sia stato fatto, ma dopo un'ora e mezzo di colloquio, Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani avrebbero trovato un punto in comune e cioè la fisionomia del prossimo presidente della Repubblica. E il Cavaliere avrebbe accantonato la trattativa parallela Colle-Governo accettando di far viaggiare la seconda su un altro binario

Stallo di Bersani  e il suicidio del Pd

Se Pierluigi Bersani, come tuttora sta facendo, crede di risolvere tutto puntando su un nuovo presidente che gli ridia l'incarico (quasi che Napolitano fosse il cattivo, e la colpa del fallimento delle esplorazioni fosse del Quirinale), allora il Pd segnerà l'ultimo atto di questa tragica commedia. Di fronte all'elezione del successore di Napolitano il Pd può giocarsi l'ultima carta: promuovere un'intesa larga, non bilaterale (né con Grillo, o con il solo Berlusconi), ma ampia ed estesa a tutte le forze politicheI tuoi commenti

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Berlusconi: «Sì al Pd». I 5 Stelle: «Facciamo noi»

"Siamo disponibili ad un governo 5 stelle. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma". Lo ha detto Vito Crimi (nella foto insieme all'onorevole Lombardi). "Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici". Berlusconi e Maroni, invece, rilanciano la palla nel campo di Bersani, ribadendo che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd. Anche Vendona sta con Bersani: "No alle larghe intese, Bersani sia il traghettatore"

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Bersani non ce la fa, ora tocca a Napolitano

"Ho riferito al signor presidente dell'esito delle consultazioni di questi giorni che non hanno portato ad un esito risolutivo". Lo dice Pier Luigi Bersani al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al Quirinale. E ancora. “A Napolitano ho descritto anche le difficoltà derivate da delle preclusioni o condizioni che non ho ritenuto accettabili". Il Quirinale comunica che venerdì mattina ci sarà un nuovo giro di consultazioni, in un solo giorno. Il portavoce del Quirinale ha spiegato che si parte alle 11 con il Pdl, alle 16 con M5S, alle 17 Scelta Civica, alle 18 con il Pd

«O governo 5 Stelle o governo 5 Stelle»

«Se Napolitano fa un altro nome è tutta un'altra storia». A dirlo è il capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato, Vito Crimi. «Non voteremo mai - sottolinea Crimi - un governo targato Pd anche se guidato da una persona terza». Quindi per l'esponente del M5S un nome estraneo ai partiti «è bene che il Pd non lo faccia, oppure lo brucia». Beppe Grillo sul suo blog ha, intanto, dato dei "padri puttanieri" a Bersani e al Cav avvertendo che i grillini «li manderanno a casa» I tuoi commenti