Casa / L’analisi

Crollo dei mutui in Trentino (-17,8%), nell'ultimo trimestre 2022 ha pesato la salita dei tassi

Meglio va a Bolzano, dove da settembre a dicembre sono stati accesi mutui per 142,7 milioni di euro, e una variazione negativa rispetto allo stesso trimestre del 2021 del 10,7 per cento, molto simile alla media nazionale. Nei primi nove mesi del 2022, invece, sono stati erogati 466,4 milioni di euro, con un calo di appena l'1,1 per cento

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TRENTO. L'impennata dei tassi di interesse voluta dalla Banca centrale europea frena l'erogazione dei mutui. E dunque nel lungo periodo finirà probabilmente per rallentare il mercato immobiliare. Lo certifica Kìron Partner Spa, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, dopo aver analizzato il report «Banche e istituzioni finanziarie», aggiornato e pubblicato da Banca d'Italia nel mese di Dicembre 2022.

Secondo lo studio, gli italiani nell'ultimo trimestre del 2022 hanno chiesto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 12,7 miliardi di euro, che corrisponde ad un meno 9,9 per cento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Un dato che conferma la tendenza sia del secondo trimestre 2022 (quando la variazione negativa è stata pari al 5,1%) sia del primo trimestre 2022 (-5,6%). I primi nove mesi del 2022 si sono chiusi con 42,4 miliardi di euro erogati, con una variazione pari a -6,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In Trentino Alto Adige - dove i prezzi di vendita degli immobili sono tendenzialmente superiori a quelli della media nazionale - il calo nella richiesta di mutui è stato ancora più pesante.

Secondo Kìron la diminuzione è stata del 14,1 per cento. Le famiglie trentine e altoatesine hanno chiesto finanziamenti alle banche 260,3 milioni di euro, ben 42,7 milioni in meno rispetto agli ultimi tre mesi del 2021. Se si osserva l'andamento delle erogazioni nei primi nove mesi dell'anno e si analizzano quindi i volumi da gennaio a settembre 2022 - spiega il report -, la regione mostra una variazione negativa del 4 per cento, per un controvalore di -36,3 milioni. Sono dunque stati erogati in questi primi nove mesi 864,2 milioni di euro, volumi che rappresentano il 2,04 per cento del totale nazionale.

Analizzando i dati per provincia, risulta che a fermarsi è stato soprattutto il Trentino, dove nell'ultimo trimestre - proprio quando è iniziata la corsa dei tassi di interesse promossa dalla Bce per provare a frenare l'inflazione - sono stati erogati volumi di credito per 117,7 milioni di euro, il 17,8 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nei primi nove mesi i finanziamenti per l'acquisto di abitazioni hanno sfiorato i 398 milioni di euro (-7,2% annuo).

Meglio va a Bolzano, dove da settembre a dicembre sono stati accesi mutui per 142,7 milioni di euro, e una variazione negativa rispetto allo stesso trimestre del 2021 del 10,7 per cento, molto simile alla media nazionale. Nei primi nove mesi del 2022, invece, sono stati erogati 466,4 milioni di euro, con un calo di appena l'1,1 per cento.

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