Sanità / Giustizia

Scomparsa della ginecologa Sara Pedri, oggi parla in tribunale l’ex primario Saverio Tateo

L’ex responsabile del reparto dove lavorava la dottoressa romagnola è accusato assieme alla vice Liliana Mereu di maltrattamenti. La richiesta di risarcimento ammonta a un totale di 1,2 milioni di danni. Dopo che Tateo ha vinto la causa di lavoro, invece, non c’è ancora accordo sulla cifra che Apss deve dargli

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TRENTO. Scomparsa di Sara Pedri, oggi 19 aprile Saverio Tateo sarà in tribunale a Trento. L’ex primario di ginecologia del Santa Chiara di Trento accusato assieme alla vice Liliana Mereu di maltrattamenti. Il medico ha chiesto di essere processato con rito abbreviato. La richiesta di risarcimento ammonta a un totale di 1,2 milioni di danni.

La difesa ad inizio anno, ricordiamo, ha depositato nuovi elementi, «frutto di una lunga indagine difensiva», come ha spiegato il legale di Tateo, avvocato Salvatore Scuto. Sono ben 36 mila pagine di pdf di perizia basata sul contenuto di messaggi vocali, messaggi sui social e altri file contenuti nel computer portatile di Sara dai quali, secondo i legali di parte, sarebbe emerso che il malessere di cui soffriva la ginecologa non sarebbe riconducibile all’ambiente del reparto dell’ospedale di Trento, ma da una situazione di disagio pregressa. Gli avvocati della parte civile, invece, ricordano che sulle stesse basi è stata prodotta già da tempo un’altra perizia psichiatrica, che dimostrerebbe come la situazione di Sara fosse invece legata all’ambiente lavorativo del reparto del Santa Chiara.


Il licenziamento illegittimo dal lavoro è un altro fronte aperto per Tateo, dichiarato “illegittimo” dal giudice del lavoro Giorgio Flaim. La difesa di Tateo ha presentato un conto di quasi 300 mila euro, mentre l’Apss propone poco più di 156mila euro, basandosi su criteri diversi di calcolo. Anche in questo caso la partita è tutta da giocare.

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