Materne / Il caso

La replica di Paccher dopo le polemiche: «non sono contro le insegnanti»

Il vice presidente del consiglio regionale: «Tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione al problema della continuità didattica per gli alunni al quale si aggiunge la difficoltà di numerose famiglie di organizzare attività alternative in estate»

ZANNINI "Bisesti prenda le distanze dalle dichiarazioni di Paccher"
Il CONSIGLIO Chieste le dimissioni del consigliere Paccher
 
L'ACCUSA Paccher: “Ogni anno una scusa diversa per non lavorare”
IL PUNTO Materne ancora in assemblea: «Piccoli al caldo, è sbagliato» 

TRENTO. Arriva la replica del consigliere Roberto Paccher dopo le polemiche che le sue dichiarazioni hanno inasprito circa l’apertura delle scuole materne nel mese di luglio. Il vicepresidente del consiglio regionale, leghista, aveva affermato in tv: «Sembra che ogni anno ci sia una scusa diversa per non lavorare».

«A proposito delle polemiche strumentali sollevate a mezzo stampa in questi giorni, ritengo l’apertura a luglio delle Scuole materne un servizio utile. Ribadisco, che bene ha fatto la giunta provinciale a scegliere l’indirizzo dell’apertura estiva che, lo dicono le cifre, si è rivelata gradita alla maggioranza delle famiglie interessate» ha spiegato Paccher. 

«Detto questo non posso accettare che passi un’idea di scontro con gli insegnanti, categoria che svolge un ruolo estremamente importante e nei confronti dei quali ho la massima stima. Nel mio intervento alla trasmissione “A tu per tu” (consultabile on line) non ho detto che una parte degli insegnanti sembra pensare solo allo stipendio ma ho fatto semplicemente notare che chi lavora nelle scuole materne percepisce lo stipendio anche nel mese di luglio e che pertanto è assolutamente fattibile l’apertura estiva delle Scuole materne» ha evidenziato. 

«Resto convinto che bimbi e famiglie possano sentirsi tranquilli nella continuazione del servizio e della didattica in una proposta di qualità; la stessa che viene offerta per il resto dell’anno. Spiace che la questione di merito posta e cioè la continuità del servizio didattico estivo sia stata spostata sul piano di un mio presunto attacco alla categoria delle insegnanti che non era nelle mie intenzioni sollevare. Piuttosto noto come sia l'opposizione a voler creare un clima conflittuale attorno alle mie parole, cosa che io ovviamente non intendevo fare. Il centro del ragionamento fatto nella trasmissione televisiva erano le necessità dei  bambini e delle loro famiglie».

«Credo che tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione al problema della continuità didattica per gli alunni al quale si aggiunge la difficoltà di numerose famiglie di organizzare attività alternative nella lunga sospensione estiva. Ignorando gli attacchi dei quali sono stato fatto oggetto in questi giorni, resto a disposizione di chiunque voglia attivare un confronto con me» ha concluso.

comments powered by Disqus