Trento / La polemica

Semafori controllati fra Gardolo e Lavis, fioccano multe agli autisti dei bus: proteste

La polizia locale conferma che si tratta di infrazioni registrate dai video visionabili dagli interessati, Trentino Trasporti però chiede che sia allungato il tempo di latenza tra verde, arancione e rosso: "Un mezzo lungo 18 metri non riesce a fermarsi in pochi secondi". Anche dalla Uil arrivano critiche, ma il comandante Sattin replica che lungo l'asse di via Brennero e oltre è necessario procedere con prudenza

TRENTO Autovelox sull’asse via Brennero–via Bolzano–via Alto Adige
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AUTOVELOX Da dicembre attivo il check dopo il tunnel di Martignano
REPORTAGE Viaggio all'interno della "sala Var" della polizia locale

di Patrizia Todesco

TRENTO. É guerra sulle multe agli autobus in via Brennero, via Bolzano e via Alto Adige. Nei giorni scorsi ne sono arrivate 6, relative al primo periodo di funzionamento del sistema automatico di rilevazione delle infrazioni. Vita dura per chi corre troppo o non rispetta i semafori, anche se sono autisti che guidano mezzi pubblici.

Le multe recapitate a Trentino Trasporti sono tutte per passaggi con il rosso. Se da una parte il comandante della polizia municipale conferma che le multe vengono elevate solo in presenza di un'infrazione grave del Codice della strada, dall'altro i sindacati difendono i lavoratori costretti a sborsare di tasca propria e infuriati per la decurtati dei punti della patente.

Sul fatto ha preso posizione anche Trentino Trasporti che attraverso il presidente Diego Salvatore ha annunciato di voler chiedere un incontro sulla questione per spiegare le difficoltà che ha un mezzo di 18 metri a fermarsi nei pochi secondi che passano da quando il semaforo da verde diventa arancione e poi rosso. Il problema era stato inizialmente sollevato dal sindacalista della Uil Trasporti Nicola Petrolli.

«Da qualche giorno fioccano multe agli autisti del servizio Urbano di Trento, sei solo mercoledì, che sono riferite al mese di ottobre. Autisti indisciplinati o semafori "deficienti" ?», chiede il sindacalista sottolineando che il sindaco di Trento aveva assicurato che le multe agli automobilisti sarebbero state inflitte solo dopo che l'operatore del comune analizzava caso per caso le varie dinamiche dell'incrocio. E così in effetti è. Ma il problema sembra essere il tempo di frenata. «Non riusciamo a capire quale criterio in via Belenzani adottino. Ci preme rammentare, che gli autisti degli autobus non portano in giro patate, e spesso a bordo dei mezzi si trovano persone anziane in piedi, con le borse della spesa, attaccate agli appositi maniglioni, con una mano sola. Immaginate se l'autista dovesse frenare di colpo, perché il semaforo mentre transita il mezzo diventa improvvisamente arancione, ci sarebbe una caduta di massa con inevitabili conseguenze alla salute dell'utenza a bordo. La frenata di un autobus richiede uno spazio molto più lungo rispetto a una macchina».

Il sindacalista ricorda che, oltre ai punti tolti dalla patente (6) e la multa (120 euro), l'autista per due anni vivrà con l'ansia e la paura di prendere un'altra multa per lo stesso motivo.

«Questo secondo evento farebbe la patente dell'autista a coriandoli e rischierebbe pure il posto di lavoro».

Secca la risposta del comandante della polizia municipale Luca Sattin: «Nessuna infrazione rilevata dai semafori intelligenti installati da settembre sull'asse di via Brennero si trasforma automaticamente in una sanzione. Prima che si arrivi a notificare una multa, i filmati segnalati dal software vengono visionati più volte dagli agenti. Solo dopo i controlli degli operatori si procede con le sanzioni».

Aggiunge il comandante: «Noi siamo sempre a disposizione del cittadino per far visionare i filmati registrati dalle telecamere. Assicuriamo naturalmente la stessa disponibilità anche a Trentino trasporti e agli autisti sanzionati: se vogliono vedere le immagini relative alle loro infrazioni, non hanno che da chiederlo».

E poi conclude: «Il consiglio che do a tutti è di moderare la velocità. La raccomandazione vale anche per i conducenti degli autobus, mezzi che hanno bisogno di uno spazio di frenata maggiore. Ricordo che stiamo parlando di semafori a chiamata e che, soprattutto quando è buio, è difficile vedere il pedone fermo sul ciglio della strada. Dunque è necessario procedere con prudenza e rallentare non appena il semaforo passa dal verde all'arancione lampeggiante in modo da riuscire a fermare il mezzo non appena scatta il rosso».

Ma proprio sui pochi secondi che passano dal verde all'arancione e dall'arancione al rosso il presidente di Trentino Trasporti intende discutere con l'amministrazione comunale. «Gli autobus hanno tempi di frenata diversi e se ci sono pochi secondi il rischio, in caso di brusche frenate, è quello di mettere in pericolo i passeggeri. Sicuramente questo è un problema che dovremmo affrontare».

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