Trento / Il caso

Zanella (Futura): "Un altro caso di discriminazione all'esame della patente?"

Il consigliere provinciale presenta un'interrogazione sul comportamento di un esaminatore nei riguardi di un giovane di origini calabresi. All'inizio di giugno una 25enne trentina di origini marocchine prsentò una querela denunciando din aver subito una perquisizione corporale completa

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TRENTO. Il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella ha diffuso una nota in cui si ipotizza che si sia ripetuto, alla Motorizzazione civile di Trento, un episodio simile a quanto denunciato all'inizio di giugno dalla giovane Sara Arrigoni Qasmi, 25enne, che ha spiegato di aver subito una perquisizione umiliante nel corso di un esame (in proposito ha depositato una querela).

Zanella, nella sua nota, evoca l'episodio denunciato dalla ragazza italo-marocchina (gli inquirenti spiegarono poi che quel giorno era in corso un'indagine sull'uso di microspie, vicenda che però non riguarda per niente la ragazza)

"Era il 27 maggio 2021 - scrive il consigliere provinciale - e uno degli esaminatori presenti ha avuto nei suoi confronti un atteggiamento definito dalla stessa “bullizzante” ed evidentemente razzista davanti a tutti i presenti.

Un episodio simile ci viene riferito essere avvenuto il 18 giugno 2021 durante l'esame di teoria alla Motorizzazione civile di Trento.

Secondo quanto riportato da Zanella, si tratta di un ragazzo di origini calabresi, che avrebbe subito "atteggiamenti discriminatori da parte di un esaminatore".

Comportamenti, spiega l'esponente di Futura, analoghi a quelli denunciati da Sara Arrigoni Qasmi Zouane.

In entrambi i casi, i due giovani sarebbero stati "derisi e “bullizzati” a partire dalla lettura del documento d’identità".

Zanella parla di storpiature del nome e della perquisizione corpiorale, nel caso della ragazza, mentre per quanto riguarda il giovane calabrese, si tratterebbe, secondo la denuncia, "di battute sgradevoli sulla sua origine meridionale" e di insulti a carattare razzista.

Questi ultimi, scrive Zanella, riguarderebbero il momento in cui al ragazzo "è stato contestato di avere un dispositivo elettronico nell’orecchio (che pare fosse soltanto un tappino per le orecchie)".

Il consigliere conclude con un appello alla giunta: "La Motorizzazione civile è un Servizio della Provincia autonoma di Trento, sull'accaduto ho presentato una interrogazione rivolta al presidente Fugatti".

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