Il caso / Trento

Il sindacato: «A Ginecologia permangono grande tensione e gli atteggiamenti intimidatori»

Nursing Up all’attacco dopo la notizia data dall’Adige di una lettera inviata al personale del reparto. Hoffer: «I vertici della sanità trentina intervengano al più presto»

IL GIALLO La lettera a favore del primario

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TRENTO. «Continua a permanere un clima intimidatorio nel reparto di ginecologia dell'Ospedale Santa Chiara». Lo sottolinea in una nota il segretario del sindacato Nursing Up, Cesare Hoffer

«L'ultimo episodio, già arrivato agli onori della cronaca sul giornale Adige, è una fantomatica lettera che il personale infermieristico avrebbe dovuto sottoscrivere, in difesa di non si sa bene chi! Oggi invieremo specifica nota alla direzione dell'Ospedale Santa Chiara di Trento, al Direttore generale Apss e all'Assessora alla salute Segnana, sollecitando queste figure istituzionalmente preposte non solo vigilare ma ad intervenire e reprimere ogni ulteriore atteggiamento vessatorio, per tutelare il benessere psicofisico delle nostre professioniste!».

Dalla scomparsa nel nulla al terremoto che scuote l’Azienda sanitaria: tutte le tappe del giallo di Sara Pedri che ha sconvolto tutti noi

Nuovi clamorosi sviluppo per il caso di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa lo scorso 4 marzo. Ripercorriamo l’intera vicenda dall’arrivo in Trentino della dottoressa al terremoto in Azienda sanitaria.

Prosegue il Nursing Up: «Sono già provate da 16 mesi di pandemia ed ora stanno lavorando in un clima sempre più invivibile, dovendo garantire nel contempo alla cittadinanza un'adeguata qualità assistenziale! Impegno e abnegazione non sono mai mancati, le nostre professioniste hanno sempre garantito alle utenti la massima professionalità ed un clima accogliente e positivo, che ora alla lunga ed in mancanza di adeguate prese di posizione istituzionali rischia di essere compromesso.

Arrivati a questo punto, ci riserviamo noi di adottare le azioni che riterremo più opportune, sia legali che non, a tutela dei nostri professionisti sanitari e della qualità assistenziale tuttora presente in reparto, qualora dovessero ripetersi determinate situazioni volte a compromettere il benessere psicofisico ed il rapporto fiduciario tra i vari professionisti», conclude la nota.

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