«La docente lesbica? Dette tante falsità»

C'è chi auspica che si arrivi anche al giudizio del ministro. Ma intanto l'Istituto Sacro Cuore prende posizione per spiegare come è nato il caso dell'insegnante cui non è stato rinnovato il contratto in quanto sospettata di essere lesbica. «È stato un atto di gentilezza non dovuta verso una dipendente il cui contratto era scaduto a giugno. Un tentativo di avere un rapporto, semmai la persona avesse avuto bisogno d'aiuto». È così che la superiora, madre Eugenia Libratore, definisce i contorni di quello che invece dai Comitati Tsipras del Trentino è stato denunciato come un tentativo di ricatto nei confronti di una insegnante lesbica, per non rinnovarle il contratto I vostri commentiL'intervista all'insegnante

«Gli insegnanti prendono meno di un operaio»

«Gli insegnanti italiani svolgono un'enorme mole di lavoro sommerso: lavorano in media 1.643 ore annue, che equivalgono a un normale impiego a tempo pieno, pari a circa 36 ore a settimana per 45 settimane l'anno. Peccato che guadagnano un buon 30% in meno di altre categorie, anche non intellettuali, come gli operai specializzati». Lo afferma Marcello Pacifico, presidente dell'Associazione nazione insegnanti e formatori

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Alla fine ai prof resteranno i 150 euro contestati

Il «pasticciaccio brutto» degli scatti di stipendio degli insegnanti sembra aver trovato soluzione: la busta paga degli insegnanti non perderà quei 150 euro percepiti nel 2013 in seguito ad una contorta vicenda di norme e blocchi. La decisione è arrivata dopo una riunione a Palazzo Chigi tra il premier Letta, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, e quello dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Riunione sulla quale ha pesato il pressing del segretario Pd, Matteo Renzi, che su Twitter ha bacchettato l'Esecutivo

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Esodata e precaria Vita da insegnante

Insegnante, giovane, qualificata, pluridiplomata e, naturalmente, precaria. La storia di Flavia Decarli è quella di tante docenti che, in questi mesi, si sono fatte sentire nei palazzi della Provincia autonoma e soprattutto fuori dai palazzi, in piazza. Proteste in corso e in programma per chiedere all'ente pubblico un po' di certezze. Ma la storia di Flavia Decarli è un po' diversa, un po' più complessa. Quando in autunno - come annunciato dal Dipartimento della conoscenza - in Trentino verrà aperta la quarta fascia. E lei non potrà accedere. È bloccata dalla burocrazia, dalle regole trentine: una sorta di stanza senza porte e senza finestre

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I precari rilanciano «Dalmaso ci ascolti»

I 1800 insegnanti precari trentini non sono rimasti assolutamente soddisfatti né dalla risposta dell'assessore Marta Dalmaso, né dalla presa di posizione della Cgil. I docenti da tempo stanno chiedendo un incontro con la Provincia e la manifestazione di sabato è stata l'ultimo, rumoroso tentativo per cercare un colloquio con la stessa Dalmaso. L'assessore ha risposto, in uno scritto, che ogni lavoro ha la sua quota di contratti a tempo parziale e molte decisioni sono di competenza nazionale. E la Cgil trentina parrebbe sulla stessa lunghezza d'onda

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Insegnanti precari: «Noi sulla giostra della Pat»

Tutti i precari della scuola su una giostra, manovrata dalla Provincia, costretti a prendersi, l'uno con l'altro, a calci nel sedere. È questa l'immagine a cui si affidano i promotori della protesta di sabato prossimo, indetta - sostenuta dagli Stati Generali della Scuola di Trento (SgSt) - per le 14 in Piazza Dante, non a caso sotto le finestre della giunta di Alberto Pacher, di cui fa parte l'assessore all'istruzione Marta Dalmaso. Tempi duri per l'esecutivo retto dal centro sinistra autonomista, costretto a fare i conti con un bacino elettorale, quello dei docenti, teoricamente vicino sul piano politico, ma sempre più incandescente