Bracconieri alla Rocchetta, nei guai padre e figlio

Nuova operazione antibracconaggio da parte del Corpo forestale provinciale. Venerdì pomeriggio, i forestali dell'Ufficio distrettuale di Cles, al termine di una lunga indagine, hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione di due persone, padre e figlio, che erano sospettati di detenere armi modificate allo scopo di esercitare il bracconaggio nella Riserva naturale provinciale della Rocchetta

Caccia di frodo, armi sequestrate

Una pistola e un fucile contraffatti per la caccia di frodo sono stati sequestrati dalla polizia di Trento a un trentino di 72 anni. Gli agenti li hanno trovato nella sua abitazione sull'altopiano di Piné, in soffitta. In casa il cacciatore aveva anche sessanta trofei di ungulati, che la polizia ha ritenuto abbattuti di frodo e per cui l'uomo è stato denunciato per detenzione illegale

Bracconieri armati di frecce e balestre

Il tutto è accaduto qualche notte fa nella zona fra Pieve di Bono e Lardaro, in località Capriolo per chi conosce il luogo, che già come nome è evocativo. Da tempo i forestali sono in allerta, anche perché con l'arrivo del freddo vero e della neve i cervi si abbassano dall'alta montagna verso il fondovalle, e le occasioni per gli amanti della carne si fanno ghiotte. È così che parte un'operazione anti bracconaggio, che consiste prevalentemente in un monitoraggio costante del territorio, ben sapendo che le tentazioni sono bestie difficili da domare. Ed ecco che nella rete qualcuno si è impigliato

Bracconieri scatenati  Nidi saccheggiati

Il corpo forestale del Trentino ha sorpreso due persone della provincia di Bergamo impegnate nella raccolta di nidiacei. Gli agenti della Stazione forestale di Fondo, coadiuvati dai colleghi di Coredo e dal locale custode Forestale, hanno individuato un'automobile sospetta nelle campagne del Comune di Dambel. Dopo un appostamento, sono state fermate due persone che stavano riponendo nella macchina due nidi appena tolti dall'albero, con all'interno i piccoli