«Bello stare in salita  con Purito e Contador»

Non sempre nel ciclismo è sufficiente dimostrare nelle categorie giovanili di essere ottimi atleti per avere il lasciapassare al professionismo. La storia è piena di corridori promettenti e vincenti rimasti laconicamente in stazione al passaggio del treno per il ciclismo che conta. Questo rischio l'ha corso seriamente Patrick Facchini, 26 anni il prossimo gennaio, quando nel 2010 rimase azzoppato da una frattura di femore in quella che doveva essere la stagione della sua consacrazione