Levico, ferito a fucilate un falco pellegrino: è grave

Lipu sul piede di guerra

Il 21 giugno il personale della stazione forestale di Levico Terme ha consegnato al Centro Recupero Avifauna Selvatica della Provincia gestito dalla LIPU un esemplare di falco pellegrino ferito gravemente.

Il comunicato di Sergio Merz (Lipu).

«Dopo la visita veterinaria del dottor Diego Sebastiani (Clinica Animal Care) è stato appurato che l’animale era stato impallinato. Tramite le lastre della radiografia, è possibile osservare i pallini di piombo che lo hanno ferito e atterrato, nella caduta si è procurato ulteriori gravi danni. Il rapace in condizioni serie è ora è in cura presso il Centro di Recupero, difficile una completa  guarigione.

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L’animale è scampato davvero per poco alla morte, perché un pallino lo ha colpito alla testa (come si può osservare dalla radiografia). In questo periodo la caccia agli uccelli è chiusa,  ma nella zona in cui è stato colpito, si pratica la caccia alle cornacchie e ghiandaie in deroga al periodo venatorio, infatti le cornacchie  vengono ammazzate in via preventiva in quanto in futuro potrebbero fare dei danni all’agricoltura.

Rimane  la nostra ferma opposizione a tale assurda e ingiustificata concessione (la cornacchia è specie cacciabile pertanto non serve ampliare il prelievo a periodi critici) in quanto abbattere le cornacchie nel periodo riproduttivo significa condannare a morte per fame decine di nidiacei e giovani pulli.

Il pericolo che noi più volte abbiamo fatto presente al Servizio competente è quello che il cacciatore non si limiti alle cornacchie, ma con l’occasione spari ad altre specie in particolare ai rapaci, considerati da larghe frange del mondo venatorio ancora specie “nocive”.

Purtroppo si è verificato quanto previsto, infatti un magnifico esemplare di falco pellegrino è stato impallinato questi giorni nella zona di Levico da solerti autorizzati cacciatori di cornacchie. Il bracconaggio in questo caso non centra in quanto chi caccia di frodo se deve rischiare lo fa per la carne o il trofeo e va a colpo sicuro. Alla luce del grave episodio che si è verificato si chiede al Servizio Foreste e Fauna di ritirare immediatamente l’autorizzazione alla caccia in deroga ai corvidi nella zona di Levico».

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