Raid all'Hockey Club di Mori Danni per oltre 5mila euro

Furti e danni per 5mila euro: è l’amara scoperta che ieri mattina hanno fatto i dirigenti dell’Adige hockey club di Mori quando si sono recati al campo da gioco. Sul posto, il sindaco Stefano Barozzi ha dichiarato: «Abbiamo tracce evidenti per andare a individuare i colpevoli, la giustizia potrà dunque seguire il proprio corso e dare seguito alle denunce. Sono fenomeni non più accettabili e i colpevoli dovranno ripagare la comunità del danno causato».

Uno dei dirigenti ha trovato la porta della clubhouse letteralmente spezzata a metà. Dentro c’era una devastazione. Ma la vicenda è più articolata: quella di stanotte è stata la seconda incursione consecutiva, già la sera prima i ladri erano arrivati, causando però danni più contenuti e rubando poche cose di scarso valore. Il ritorno – sono molti a pensare che gli autori siano gli stessi – è parso più organizzato, più efficace dal punto di vista del bottino e, soprattutto, più rabbioso, con la volontà di creare grandi danni. Il presidente della squadra, Marco Bisoffi, ha formalizzato la denuncia ai carabinieri di Mori.

Ripartiamo dunque dall’inizio. La clubhouse è una casetta di legno che i volontari dell’hockey usano come base operativa per fare servizio di ristorazione durante e dopo le partite. Al suo fianco è presente anche un tendone. Con quelle delle scorse due notti, le effrazioni diventano ormai 4, con la più recente risalente al luglio scorso. «Ma finora sembravano ragazzate - commenta Bisoffi - porta forzata e rubata qualche birra. Stavolta è diverso».

Infatti arriviamo alla notte tra il 31 ottobre e il primo novembre, quando alcuni individui entrano e «si servono» da bere. I dirigenti dell’hockey se ne accorgono la mattina dopo e mai si sarebbero aspettati che la notte seguente potesse arrivare il bis. Eccoci dunque alla notte tra l’1 e il 2 novembre. Stavolta l’effrazione è violenta: i ladri non forzano la serratura ma, letteralmente, spezzano a metà la porta. Entrano e rubano 3 casse di birra, 2 casse di analcolici, 3 confezioni da 1,5 chili di carne salada, molti cartoni di pizza surgelata. Forzano tutti i lucchetti di chiusura degli stipetti, riescono anche a tranciare il cavo d’acciaio che tiene chiusi i frigoriferi e ne rompono pure le maniglie. Il defibrillatore viene lanciato fuori dalla casetta e dovrà essere revisionato (solo quello costa circa mille euro). Al furto e al danno si aggiungono i veri e propri dispetti: il the freddo viene usato per riempire la macchinetta del caffè e sporcare tutti i cassetti e i piani di lavoro.

Al campo sportivo c’è stato il sopralluogo dei carabinieri ed è arrivato anche il sindaco Stefano Barozzi: la struttura sportiva, in gestione alla società di hockey, è infatti di proprietà comunale. Altri volontari riferiscono che anche la maniglia della sede della banda, poco lontana, è stata forzata, ma senza ulteriori danni.

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