Viabilità / Codice

Gli autovelox di Trento: autorizzati, non omologati, le multe sono a rischio cancellazione per ricorso?

Il comandante Adami rassicura: «Non c’è una procedura di omologazione». Eppure, anni fa, alla Rupe di Mezzolombardo un caso analogo. E Fratelli d’Italia attacca e mostra il «boom» di sanzioni, triplicate in quattro anni

IL CASO Multa, ricorso, sanzione e stangata finale

TRENTO. Non è chiaro se i trentini siano diventati incredibilmente disobbedienti, rispetto alle regole del codice della strada, o se ci sia una pervicacia che sarebbe più encomiabile in altri contesti, nel perseguire i trasgressori. Il risultato non cambia: le multe, nello spazio di 4 anni, sono triplicate. Anche per «merito» dei nuovi autovelox. Questo emerge dall'accesso agli atti fatto da Fratelli d'Italia - da tempo sensibile al tema - che sulla questione ha ora presentato un'interrogazione alla giunta comunale.

Il tutto, nell'attesa di capire se anche a Trento ci saranno ripercussioni, dopo la sentenza della Corte di cassazione, che ha annullato una sanzione comminata tramite autovelox, perché l'apparecchio non sarebbe stato omologato. Cosa già successa pochi anni fa al Comune di Mezzolombardo. Lì la Polizia Locale aveva sanzionato alcuni automobilisti pizzicati nella galleria della Rupe, mentre sfrecciavano a oltre 140 all’ora. Ma uno di loro fece ricorso, e lo vinse, per la stessa motivazione: l’autovelox era segnalato, autorizzato, ma non «omologato». Ma altri, beccati a oltre 170 all’ora, persero il ricorso.

Quindi: gli autovelox nel Comune di Trento sono omologati oppure no? E le multe, sono a rischio cancellazione se l’automobilista farà ricorso?

Sul punto il comando della polizia locale di Trento ostenta una certa tranquillità: «Per il momento i ricorsi sono stati rigettati. I nostri autovelox non sono omologati perché non esiste procedimento di omologazione, ma sono autorizzati».

Un tema su cui l'amministrazione è sensibile per forza, questo della legittimità degli autovelox, perché parecchie sono gli introiti che da quelle sanzioni arrivano. Ma il caso è noto: un avvocato veneto, multato perché viaggiava a 97 Km orari sulla tangenziale di Treviso, ha impugnato la sanzione. La Cassazione ha chiarito la vicenda, dichiarando nulle le multe scaturite da autovelox fissi autorizzate dal ministero ma non soggetti alle verifiche tecniche più puntuali, necessarie all'omologazione. E gli autovelox fissi hanno causato tanti dispiaceri agli automobilisti trentini. Da qui la legittima domanda: cambia qualcosa pure qui?

Secondo il comandante della polizia locale Alberto Adami: «Non esiste un procedimento di omologazione, i nostri autovelox hanno ottenuto tutte le autorizzazioni, quindi noi siamo tranquilli. Ci sono stati, nel tempo, cittadini che hanno fatto ricorso contro sanzioni comminato con l'autovelox, ma in tutti i casi la multa è stata confermata anche in sede giudiziaria».

Dal solo autovelox a tutte le sanzioni comminate nel comune di Trento per violazioni al codice della strada. Particolarmente appassionati al tema sono, e non da ogi, i consiglieri provinciali di Fratelli d'Italia, che hanno chiesto i dati storici con un accesso agli atti. Quel che ne esce è un trend in velocissimo aumenti: erano 12.229 le multe nel primo trimestre del 2021, sono state 33.409 quelle nel primo trimestre del 2024.

Ma chi ha staccato quelle sanzioni e perché? Intanto ci sono quelle per la violazione della Ztl: 2.826 da gennaio a marzo compreso del 2021, sono diventate 5.841 in quest'anno. Un trend che è iniziato per la verità nel 2022 (sono state 5.564 quell'anno, scese nel 2023 a 5.361 e risalite negli ultimi tre mesi).

Più pesante l'aumento delle sanzioni staccate da Trentino mobilità, quindi per divieti di sosta, passata da 2.195 nel primo trimestre 2021 alle 6.998 di quest'anno. Un aumento dovuto anche all'amplificazione dei compiti affidati alla società, che ora può multare anche i divieti di sosta sul carico e scarico o fuori dagli stalli.

Poi c'è il grande calderone delle sanzioni staccate dalla polizia locale: 7.208 nel 2021, 20.570 quest'anno. Ed è andata bene: nel 2023 il primo trimestre ha portato in dote 27.196 sanzioni. A occhio è l'effetto autovelox.

Davanti a questi numeri, Fratelli d'Italia chiama in causa la giunta con un'interrogazione (primo firmatario Daniele Demattè, con lui i colleghi Andrea Merler, Giuseppe Urbani e Cristian Zanetti), in cui chiede che tipo di sanzioni siano, e chi le firmi: «Alla luce dell'incremento nel primo trimestre 2024 rispetto al primo trimestre dell'anno precedente di circa 500 multe nella sola Ztl - si legge nell'interrogazione - si chiede se l'amministrazione comunale ritenga legittime o meno le domande che si pongono e che ci pongono i cittadini, circa l'utilità delle nuove assunzioni presso il corpo di polizia locale, promosse anche dallo stesso gruppo consigliare di FdI principalmente come presidio del territorio nella lotta alla microcriminalità».

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