Opere / Il caso

Circonvallazione ferroviaria Tav di Trento, ok del Comune al progetto, ma preoccupazione per le aree inquinate Sloi e Carbochimica

Il consiglio comunale ha dato il via libera al piano di fattibilità di Rfi, sei astenuti (il Verde Fernandez e Fratelli d’Italia), Ianeselli: «Abbiamo scelto di stare dalla parte dei cittadini, per costruire il futuro della città»

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TRENTO. Il Comune di Trento ha approvato poco prima delle ore 23 di ieri il progetto di fattibilità tecnica ed economica della circonvallazione ferroviaria di Trento e il documento di valutazione di impatto ambientale, depositati da Rete ferroviaria italiana (Rfi).

I provvedimenti di palazzo Thun contengono diverse indicazioni e rilevano alcune criticità, tra cui la questione delle aree inquinate di Trento nord (ex Sloi ed ex Carbochimica) che verranno attraversate dal bypass ferroviario finanziato dal Pnrr con 900 milioni di euro.

«Abbiamo scelto di stare dalla parte dei cittadini, per costruire il futuro della città, tenendo a mente che il nostro obiettivo più grande è quello del progetto integrato, ovvero creare le basi per realizzare quel sogno che la città insegue da venti anni», ha detto in aula il sindaco di Trento Franco Ianeselli. 

Per quanto riguarda le aree inquinate, l'assessore competente Ezio Facchin ha precisato che «è intenzione di questa Giunta creare condizioni per risolvere in via definitiva problema».

Le delibere sono state approvate a larga maggioranza, con l'astensione di sei consiglieri, tra cui il presidente della Commissione ambiente Andreas Fernandez (Europa Verde) e il gruppo di minoranza di Fratelli d'Italia. 

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