All'alba tutti sul ghiaccio: la protesta dell'Hockey Trento

di Nicola Baldo

Un allenamento sul ghiaccio all'alba per lanciare il proprio grido di protesta. Un gruppone di giovani e di adolescenti che pattineranno e giocheranno ad hockey all'alba, per far capire a tutti che il palaghiaccio di via Fersina è ormai stretto. 
Sarà un'alba molto speciale quella del prossimo 30 ottobre per buona parte dei ragazzi dell'Hockey Club Trento, che si ritroveranno alle 6 del mattino per un'ora di allenamento. Il segnale che si vuole lanciare è semplice: nove ore di allenamento alla settimana per i gialloblù dell'Hc Trento sono poche. «L'impianto è diventato ormai insufficiente per le esigenze nostre e delle altre società che gravitano sul palaghiaccio - commenta Maurizio Riganti, presidente dell'Hc Trento - soprattutto per noi e per la società di pattinaggio artistico, che insieme abbiamo qualcosa come 450 tesserati. Purtroppo gli spazi sono quelli che sono, siamo lontani dai monte ore di allenamento di altre realtà italiane che praticano hockey su ghiaccio. Ad oggi abbiamo sette squadre, dall'Under 7 all'Under 17, con Under 15 e 17 che prendono parte ai campionati nazionali». Facendo l'esempio dell'Under 17, di fatto la squadra di punta, questa si allena 2 ore ed un quarto a settimana. Mentre i coetanei in Alto Adige ed altre zone dello Stivale arrivano a pattinare anche quattro o cinque ore a settimana. «Quando abbiamo espresso queste nostre difficoltà ad Asis ed in Comune abbiamo purtroppo trovato totale indifferenza - prosegue Riganti - e così abbiamo deciso di organizzare questo allenamento mattutino per far capire le nostre difficoltà. Non chiediamo contributi o soldi, ma solamente più spazi per praticare il nostro sport. Credo che la soluzione sia la realizzazione di una seconda piastra del ghiaccio adiacente al palaghiaccio. Non un altro palasport, bensì solamente una piastra di allenamento senza spogliatoi o tribune, visto che servirebbe solamente per allenarsi. Così facendo, con costi contenuti, tutti gli sport del ghiaccio sarebbero a posto per sempre». 
Seguendo l'esempio dell'Alto Adige dove comuni come Bressanone o Merano hanno dalle due alle tre piastre, fino alle quattro piastre di Bolzano. Attualmente ad utilizzare il palaghiaccio di via Fersina sono soprattutto l'Hc Trento per l'hockey, il Circolo Pattinatori artistici Trento e gli Sportivi Ghiaccio Trento che si occupa invece di velocità sul ghiaccio. Complessivamente si tratta di un movimento che conta su oltre 500 tesserati che, ogni giorno, utilizzano la struttura di Trento sud. In una città profondamente sportivamente attiva come Trento, così, oltre ad esserci fame di spazi palestra per le mille mila società attive anche al Palaghiaccio si inizia a stare strettini. 
«L'anno prossimo possiamo organizzare anche una squadra Under 19 ma, ad oggi, non avrei ore ghiaccio per farli allenare - continua Riganti - così come credo che nel giro di poco tempo torneremo ad avere anche una prima squadra. Ma il problema si porrà nuovamente. Fortunatamente il lavoro di questi anni in termini di impegno e di diffusione dell'hockey sta piacendo, siamo in crescita». 
E per sensibilizzare sulla propria situazione arriverà, così, questo allenamento all'alba. Concluso poi alle 7 con una colazione tutti insieme prima di accompagnare, con un servizio di pulmini, i ragazzi stessi direttamente a scuola.

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