«Dala Manu»: apre negozio sogno di Manuela Vivaldelli

Un nuovo negozio aprirà i battenti ai primi di marzo a Riva, in via Pilati. Accessori, abbigliamento, oggetti di design, gioielli, nuovi o Vintage ma di prima scelta portati in conto vendita, secondo la formula del dépot-vente. «Nasce con una filosofia ben precisa – spiega la titolare - quella di rispettare e rivalutare le cose belle che spesso rimangono inutilizzate negli armadi e ridare loro vita, esponendole in negozio. Vuole essere un punto di incontro dove trovare capi di abbigliamento e accessori particolari, di collezioni recenti e di vintage, in un ambiente chic, con un servizio professionale, dove le clienti vengono poste al centro».

A parlare è Manuela Vivaldelli, 56 anni, nella vita insegnante di economia aziendale e comunicazione al Cfp Upt di Arco, mamma di tre figli grandi, che già qualche anno fa ha dato prova di determinazione e un pensiero felicemente libero da qualsivoglia preconcetto temporale: passati i 40 anni ha deciso di mettere piede in università per realizzare il sogno di una laurea, facendo una triennale in Scienze della Formazione e poi una specialistica in Sociologia del Lavoro. «L’insegnamento è sempre stata la mia grande passione – racconta - ma mi è sempre piaciuto anche il mondo delle vendite, ho fatto mercatini delle pulci di solidarietà per anni, da ragazzina i primi lavoretti erano come commessa e uno dei miei sogni è sempre stato quello di avere un’attività mia».

Un progetto che è rimasto nel cassetto per tanti anni fino a quando, un giorno, è stato messo in affitto un locale vicino a casa di Manuela e lei ha rispolverato l’idea di un negozio tutto suo. L’entusiasmo è stato però freddato subito: il locale non era più disponibile. Ma quando si desidera davvero, il destino cospira: passa qualche tempo è c’è un altro spazio libero, questa volta in via Pilati, un indirizzo ben noto a Manuela. Proprio lì, stava l’officina di suo padre, lì ci ha trascorso l’infanzia: un segno, che altro può essere? E’ questo che ha pensato Manuela, e questa volta è davvero quello giusto: «Non mi pareva vero quando, sentiti i proprietari, loro erano ben disponibili.

E poi un’altra coincidenza: proprio in quei giorni una mia zia mi ha portato un vestito rosso di mia mamma che aveva conservato. Glielo aveva fatto quando mia mamma era giovane e andava a ballare con mio papà. Per me è stato un tutt’uno: ho preso il vestito, l’ho messo su una gruccia ed è nato il logo del mio negozio»”. Così ha mosso i primi passi “Da la Manu” che oggi è pronto ad aprire al pubblico, mancano solo gli ultimi tocchi: «La mia ispirazione sono le boutique dell’usato di città – spiega Manuela - Parliamo di vestiti, accessori e oggettistica di qualità e con questo pensiero il mio negozio l’ho creato recuperando anche l’arredamento: una piccola boutique di Verona ha chiuso e ho preso un pezzettino, poi da una gioielleria ho trovato il bancone e via così per tutto il negozio perché volevo qualcosa di moderno ma anche con il calore dei negozi di una volta».

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