Levico, si tagliano giunta e gettoni

Con il nuovo statuto meno soldi per chi è impegnato nelle commissioni. Dalle prossime elezioni, poi, l'amministrazione passa a quattro assessori e il civico consesso passa da 20 a 18 consiglieri. A Levico, ricordiamo, si andrà a votare in primavera

di Nicola Guarnieri - NO

lago di levicoLEVICO TERME - Lo statuto comunale è stato approvato dal consiglio nel 2006 ma la giunta, guidata dal sindaco reggente Arturo Benedetti, lo ha aggiornato aggiustando alcuni articoli. Adesso ci sarà tempo un mese per le osservazioni e il nuovo testo, poi, entrerà in vigore il 10 marzo. Le variazioni riguardano le indennità dei consiglieri, il numero di assessori e un nuovo «potere» attribuito alla giunta, quello di irrogare le sanzioni disciplinari superiori al richiamo scritto.


Sul numero dei componenti della squadra di governo, diciamo subito che lo statuto recepisce la nuova legge regionale che, in nome della sforbiciata alle spese della politica, ha ridotto gli assessori, per Levico Terme (comune rientrante nella classe tra i 3 e i 10 mila residenti), da 6 a 4 (indicati come numero massimo e non vincolante). La medesima norma, tra l'altro, ha dato un taglio anche al civico consesso. Le prossime elezioni, infatti, porteranno in aula non più 20 eletti ma 18.


Le spese fisse per la gestione della macchina consiliare, stabilite sempre dalla Regione, fino ad oggi indicano poi come compensi per gli amministratori (al lordo) 3.801 euro per il sindaco, il 45% per il vice, il 35% per gli assessori, il 28% per il presidente del consiglio (che non percepirà più un fisso mensile ma un assegno pari a tre gettoni presenza dei colleghi d'aula) e 60 euro a seduta per i singoli consiglieri.


Altro cambio: il vecchio statuto, al comma 6 dell'articolo 10, riconosceva «un' indennità di presenza per la partecipazione alle sedute nella misura massima stabilita dalla Legge». La revisione dell'atto, invece, rivede il gettone presenza «nella misura stabilita dall'ordinamento dei Comuni». Gli stessi consiglieri, poi, non riceveranno più 60 euro per la riunione delle commissioni ma la metà. Questo determina il cambio di statuto anche se la legge regionale consiglierebbe un impegno gratuito per non gravare sulle casse comunali.

 

E veniamo alla giunta. Come detto, dalla prossima legislatura sarà composta dal sindaco e al massimo da quattro assessori con il vicesindaco che non potrà essere un esterno ma dovrà essere pescato tra gli eletti in consiglio come pure almeno due assessori. Saranno però garantite le quote di genere. Attenzione, quindi, a parlare di «quote rosa» visto che lo statuto, sul punto, è chiaro: «La giunta deve essere composta in modo da assicurare la partecipazione di ambo i  generi. La rappresentanza del genere meno rappresentato deve essere garantita almeno proporzionalmente alla sua consistenza in consiglio comunale».

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