Melinda lancia il «Piano B» Si pensa anche al Biologico

Cinque anni per dare una svolta se non definitiva sicuramente molto significativa perché, ha detto il presidente Michele Odorizzi, «Melinda, da sempre è impegnata in una coltivazione attenta al rispetto ambientale ed ai rapporti fra popolazione e sistema agricolo crede fortemente in uno sviluppo che sia sempre più sostenibile. Il Piano Bio e l’inserimento delle varietà resistenti nell’assetto varietale della valle sono esempi concreti di tale orientamento».

È dunque ufficiale il Piano Biologico che il colosso delle mele propone ai soci, ai venditori e ai consumatori per i prossimi cinque anni. Un cambio di rotta anche dal punto di vista culturale che se andrà in porto lancerà la mela biologica Melinda sempre più richiesta dai consumatori in tutto il mondo.

Il Piano Bio è stato presentato ieri pomeriggio alla Cocea di Segno nel corso dell’assemblea dei 300 che raggruppa tutti i consiglieri delle 16 cooperative. Ovviamente era presente tutto il vertice di Melinda, dal presidente Odorizzi al direttore generale Paolo Gerevini, Massimiliano Gremes, responsabile qualità e il direttore commerciale Federico Barbi. Con loro Alessandro Dalpiaz, direttore Apot e Michele Dallapiccola assessore provinciale all’agricoltura.

«Prima di tutto - ha detto il direttore Paolo Gerevini presentando il piano - questo renderà ancora più solido il percorso intrapreso da anni in direzione di una sempre maggiore sostenibilità delle coltivazioni. In secondo luogo l’iniziativa giova alla reputazione del marchio Melinda e rappresenta una possibilità per i soci di differenziare le coltivazioni. Non ultimo, la scelta di conversione al biologico rappresenta un’opportunità commerciale perché il Consorzio riuscirebbe in questo modo a garantire forniture costanti ai clienti».

E veniamo a qualche dato: Oggi la produzione di Melinda Bio è di circa 2.500 tonnellate, su circa 80 ettari coltivati. Il piano prevede in 5 anni di raggiungere una superficie coltivata con metodo Bio di 300 ettari (+370%) per una produzione di mele stimata in 14.000 tonnellate. Questo consentirà, hanno sottolineato i vertici, di essere presente in maniera costante sul mercato e di lavorare il prodotto in massima sicurezza - è prevista infatti una sala di confezionamento dedicata».

II salto è notevole, ma la concorrenza non sta a guardare e quindi serve mettere in campo una strategia molto efficace. Il progetto di Melinda prevede la produzione di varietà adatte alla coltura biologica e richieste dal consumatore Bio e che possibilmente abbiano caratteristiche di resistenza e quindi adatte ad una facile gestione agronomica.

Per arrivare a questo il Piano prevede un sostegno alla diffusione di Distretti o Isole Bio o comunque superfici sufficientemente grandi che garantiscano sicurezza alle produzioni biologiche. Sarà organizzato un adeguato servizio di assistenza tecnica alle nuove superfici, con aumento delle unità lavoro dedicate, un eventuale team tecnico Bio con un responsabile e soprattutto promuovendo formazione specifica ai produttori soci. Saranno inoltre coinvolti capillarmente tutti i possibili interessati al progetto, compresi gli amministratori locali. La fattibilità del piano sarà garantita da un’adeguata copertura economica a sostegno dei soci intenzionati ad aderirvi».

Inevitabile che il discorso sia poi passato sulla questione fitofarmaci. E’ stato l’assessore provinciale Michele Dallapiccola a toccare l’argomento focalizzando il suo intervento sulle misure approvate dalla giunta provinciale in merito all’utilizzo sostenibile dei fitofarmaci: «con le norme adottate sono state introdotte una serie di regole che rispetto a quanto stabilito a livello nazionale prevedono un ulteriore supplemento di responsabilità da parte di tutti.


Sono stati disciplinati ulteriormente i dettagli che regolamentano i rapporti fra gli agricoltori e la cittadinanza». L’assessore ha infine rassicurato i presenti sull’impegno pubblico a sostegno delle produzioni bio trentine. Ora la parola passa ai produttori. Ieri c’era fiducia in questa nuova fase.

comments powered by Disqus