Muore dopo un'operazione chirurgica La vittima è Ivano Panizza, chef 39enne

Nato a Vermiglio, l'uomo lavorava da anni in provincia di Brescia

Il funerale si terrà domani a Gussago, in provincia di Brescia, dove viveva da anni con la sua famiglia. Poi la salma verrà trasferita al suo paese natale, Vermiglio, dove alle ore 15 si terrà una messa di suffragio. Così sarà salutato per l'ultima volta Ivano Panizza , giovane chef di 39 anni, morto dopo un'operazione in una clinica bresciana.

«Qualcosa è andato storto» si limita a commentare con amarezza il fratello Adriano, conosciutissimo carpentiere solandro. Il fatto è che Ivano Panizza era stato ricoverato per un banale intervento di ernia, ma non è più uscito dalla clinica Sant'Anna di Brescia, ed è morto l'altroieri.

Nel Bresciano - aveva preso domicilio a Gussago - lascia la compagna Elena, con il figlio Morgan; a Vermiglio il papà Dario «Darin» dell'Eden Hotel del Tonale, e poi le sorelle Franca, Anna, Luisella. Ma soprattutto è la fine di un sogno con il suo ristorante «Nidrì» di Iseo che aveva rilevato un anno e mezzo fa e che stava andando a gonfie vele, facendosi un nome come posto per mangiare il pesce e ottimi piatti di carne in riva al lago di Iseo. «Dai Ivano, guarisci!» gli hanno scritto in questi ultimi giortni molti clienti sulla pagina Facebook del locale, per incoraggiarlo. In teoria aveva pianificato di riaprire l'8 novembre dopo la convalescenza. Ma è andata a finire male, in una tragedia.

«Io non lo so se ci sono responsabilità - ci dice al telefono con un filo di voce la compagna Elena, alle prese con le incombenze del locale - ma purtroppo dobbiamo accettare quello che è successo, è andata così e non possiamo più farci niente». Nè lei nè la famiglia solandra, quindi, intendono chiedere inchieste della magistratura sul caso. «È morto di peritonite, che gli ha perforato l'intestino, non c'è stato nulla da fare».

Ivano, un uomo grande e grosso pieno di energia, non ha potuto combattere contro l'infezione fulminante: è stato mantenuto in coma farmacologico per alcuni giorni, fino al decesso. Al ristorante Nidrì la serranda è abbassata, i clienti e gli amici passano a portare le condoglianze: lo chef Ivano, che piaceva tanto ai clienti per la sua bravura e la simpatia, non sarà più dietro ai fornelli.

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